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Sestri Levante, Musa: "Un nostro giocatore andrà in B. È un risultato importante"

di Tommaso Maschio

“È stata una stagione entusiasmante, ritrovare la Serie C settantaquattro anni dopo e salvarsi senza play-out è stato un risultato importantissimo”. Il direttore sportivo del Sestri Levante Carlo Musa parla così della salvezza conquistata nella stagione appena passata nel corso della trasmissione ‘A Tutta C’ su TMW RADIO, soffermandosi poi sulla prossima a partire dalla questione stadio.

Quanto è importante per un club investire nelle infrastrutture, come state facendo voi?
“Per noi è fondamentale, non vediamo l’ora di giocare al Sivori. Abbiamo fatto tanti investimenti con la Regione e i tempi purtroppo sono stati lunghi, ma ora non vediamo l’ora di giocare davanti ai nostri tifosi. È venuto a visitare la struttura anche Marani con il vertice regionale ligure e ci hanno fatto i complimenti”.

Come vede il mercato che sarà?
“Sarà un mercato difficile, ma direi anche bello. Siamo in dirittura per cedere un nostro giocatore in B ed è un risultato importante. Insieme a Parlanti alla Triestina e Sandri, seppur da svincolato, al Milan sono segnali importanti. Ogni anno comunque ci sono delle difficoltà, anche in questo mercato stiamo attendendo il nostro momento. Ora è quello delle società con grandi risorse; noi aspetteremo e proveremo a fare una rosa competitiva”.

Quanto l’hanno aiutata le sue precedenti esperienze?
“Quest’anno è stato difficile subentrare in corsa, anche perché non avevo mai lavorato al Nord. Io ero subentrato anche ad Avellino e Viterbo, esperienze che mi hanno aiutato molto anche per implementare le conoscenze. Nel mio lavoro a Sestri sono stato agevolato da società, collaboratori e calciatori”.

Che cosa vi attendete dal Girone B?
“Sarà un girone difficile, ma è un orgoglio confrontarsi con realtà che qualche anno fa erano in Serie A. Affrontare Ascoli, Ternana Spal o Perugia è stimolante, spero siano motivazioni importanti anche per i ragazzi”.

Come nasce la scelta di Scotto per la panchina?
“La nostra scelta è in continuità con quelle del passato, del resto anche Barilari era un emergente. Su Andrea Scotto, dopo un grande percorso con l’Under/16 e la Berretti dell’Entella, pensiamo che abbia la qualità per lavorare nella nostra realtà”.

Qual è il reparto in cui servono innesti urgenti?
“Tutti i reparti vanno rinforzati. Oliana per esempio andrà sostituito, in difesa dovremo trovare un profilo idoneo. A centrocampo invece dovremo inserire elementi, magari anche con l’aiuto di società più grandi che possano mandare qui a maturare i loro giovani”. 

La vostra linea rimarrà comunque quella di lanciare i giovani?
“La nostra realtà è idonea per un ragazzo che deve iniziare un percorso professionistica. È una società snella, in cui i giovani possono trovare un percorso. Mi auguro che gli agenti e le società, come stanno già facendo, possano trovare in noi un’opportunità”.

Come vi muovete per ciò che riguarda lo scouting?
“Con Invernizzi lavoriamo molto sul territorio per formare un settore professionistico. Quest’anno poi abbiamo avuto la capacità di portare gli Under-17 alle finali. Per la ricerca dei calciatori ho un collaboratore fidato con cui scandagliamo Primavera, Serie D e Serie C. Andiamo dal vivo e sulle piattaforme video per trovare gli elementi più idonei”.

Quanto conterà l’entusiasmo della piazza e quanto aiuta il fatto che in società si investa su dirigenti giovani come lei?
“Per quanto riguarda il puntare sui giovani anche in dirigenza sono contento, perché in Italia non è facile avere delle possibilità in questo senso. Ora stiamo formando con altri colleghi la nuova generazione dirigenziale, come Lovisa alla Juve Stabia. Sono curioso poi di vivere la tifoseria dal vivo, che mi è stata descritta come calorosa. Nelle gare casalinghe quest’anno per una scelta condivisibile hanno preferito non venire”.


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