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Calori: "Avellino e Vicenza costruite per vincere. Padova? Manca il salto di qualità"

di Luca Bargellini

Alessandro Calori, allenatore con una lunga carriera fra Serie B e Serie C ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C':

Siamo giunti alle semifinali dei playoff di Serie C. Cosa si aspetta adesso?
“Ai playoff spesso condizione fisica e aspetto mentale saranno determinanti. Avellino e Vicenza sono costruite per vincere e la loro sfida potrebbe essere una finale anticipata, per quanto anche la Carrarese abbia fatto un ottimo percorso e il Benevento abbia giocatori di livello. Di sicuro ci sarà una bella finale”.

Se la Carrarese dovesse passare la si potrebbe paragonare all’impresa del suo Portogruaro?
“Quella fu veramente un’impresa fuori dal comune, simile al Leicester che vinse la Premier. Vincemmo all’ultima giornata contro il Verona in trasferta, in uno stadio già pronto ad esultare. Alla fine però centrammo noi la promozione in Serie B. In ogni caso la Carrarese è una squadra quadrata, ma le altre contendenti sono tutte abituate a categorie superiori”.

Al Padova invece ancora è mancato qualcosa.
“L’ho allenato in B, è una piazza esigente. Purtroppo è arrivata sempre vicino negli ultimi anni, ma la Serie C è difficile, anche nei playoff. Manca il salto di qualità”.

Novara, altra sua ex squadra, ha centrato la salvezza ai playout.
“Hanno chiuso salvandosi, ma anche quella è una piazza che si era un po’ persa negli ultimi anni. Con la salvezza penso si possa pianificare magari un futuro più roseo”.

La Ternana invece è retrocessa dalla Serie B.
“Aveva fatto anche una bella rincorsa negli ultimi mesi di campionato. C’è ovviamente delusione in tutto l’ambiente, perché risalire non sarà facile. Il Bari ai playout ha dimostrato più esperienza”.

In Serie B invece cosa si aspetta dalla finale dei playoff tra Venezia e Cremonese?
“Le avevo inserite entrambe nella lista delle favorite. Sono state costruite per vincere e hanno organici importanti. Fanno inoltre un gioco simile, con costruzione dal basso, e hanno due attaccanti come Pohjanpalo e Coda. Per le caratteristiche che ha poi credo che il finlandese potrebbe fare bene anche in Serie A. È una prima punta d’area di rigore, che si vede poco ma che ha grande presenza in area di rigore”.

Dal Perugia c’era da aspettarsi di più?
“È una piazza che ha vissuto per tanti anni la Serie A, è normale che ci sia la voglia di tornare a quei fasti. Ci si aspetta sempre qualcosa di importante, ma forse servirebbe prima ripianificare un po’. Capiremo ora Santopadre come vorrà ripartire”.

Sul Trapani che ha dominato la Serie D invece che idea si è fatto?
“È una società ambiziosa, Antonini ha speso molto e ha comprato calciatori di categoria superiore. Ha investito per vincere e ci è riuscito, non era scontato. A Trapani c’è entusiasmo e magari nei prossimi anni si potrà puntare anche alla Serie B”.

Parliamo di futuro. Del suo. Novità?
“Spero che si ricordino di me, ho proprio voglia di tornare ad allenare. Mi sono tenuto molto aggiornato. Ho fatto un’esperienza nel calcio Primavera con la Lazio, ma spero di tornare presto a guidare qualche prima squadra”.


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