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Sampdoria, dimostrare di aver "imparato la lezione": ma contro il Lecco tanti assenti

di Andrea Piras

"Penso che i ragazzi abbiamo recepito il messaggio". Ha esordito così in conferenza stampa il tecnico Andrea Pirlo. La sua Sampdoria scenderà in campo questo pomeriggio contro il Lecco del grande ex Emiliano Bonazzoli, blucerchiato dal 2005 al 2009 con l'obiettivo di cancellare la brutta sconfitta di Brescia. Una partita da giocare con la giusta attenzione ma soprattutto l'approccio corretto. "I ragazzi erano i primi ad essere delusi dopo la gara - ha proseguito il mister -. La partita di Brescia penso sia stata di lezione e non deve più ricapitare. Il Lecco è una squadra molto aggressiva e che gioca un buon calcio. Una partita da prendere con le pinze perchè se non abbiamo il giusto atteggiamento poi ci ritroveremo a piangere alla fine ma è quello che non vogliamo".

Scontro salvezza
16 punti la Samp, 16 i blucelesti lombardi. La zona playout è lì ad un passo. Scontato dire che la sfida del "Ferraris", che si giocherà di nuovo davanti a più di 20mila tifosi, rappresenti uno scontro diretto per non retrocedere. La classifica dice questo e non si nasconde l'ex centrocampista campione del mondo con la Nazionale di Marcello Lippi. "Se guardi la classifica - ha proseguito - se vinci una partita ti avvicini ai playoff e se ne perdi una sei a ridosso dei playout. La Serie B è questa; ti bastano due o tre partite per uscirne e una per ritornare in basso. Bisogna avere continuità ed equilibrio, dobbiamo guardare partita per partita e focalizzarci su quello".

Ma quanti assenti
Ancora una volta però la formazione sarà condizionata da tanti assenti. Oltre ai lungodegenti Ferrari, Barreca, Benedetti e Pedrola, si aggiungeranno Vieira e lo squalificato Depaoli per un totale di sei potenziali titolari ai box. Praticamente mezza squadra. Rientra Murru dal primo minuto mentre per quanto riguarda l'attaccante spagnolo del Barcellona va atteso ancora un po'. "Nessuna ricaduta - vuole precisare Pirlo - ma qualche fastidio normale dopo una recidiva. Meglio preservare il giocatore perchè se lo riperdiamo adesso rischiamo di lasciarlo fuori ancora per tre mesi. Quando sarà pronto al 100% tornerà a giocare. Se non è pronto è inutile rischiare altri infortuni".


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