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Samp, Manfredi: "Evitata la D. E abbiamo interlocuzioni regolari con investitori interessati"

di Claudia Marrone

Lunga intervista quella che il nuovo proprietario della Sampdoria Matteo Manfredi ha rilasciato a La Gazzetta dello Sport, dove ha lungamente parlato di quello che è il momento del club: "Il nostro approccio è stato frutto di un lavoro analitico portato avanti sottotraccia per mesi. Vanno ringraziati il CdA e gli stakeholders esistenti e, forse ancora più importante, i creditori. La Samp è un club storico e ambito, il post acquisizione ha portato con sé difficoltà operative non banali. Questa società è stata acquistata formalmente il 16 giugno e siamo stati costretti a rischiare prima dell’omologa decine di milioni del nostro capitale, ma era l’unico modo per salvare la Samp. Altrimenti avremmo dovuto comprarla in D. Adesso dobbiamo investire pesantemente per rifondare l’infrastruttura. La nostra sfida è creare un progetto ambizioso, ma sostenibile».

Quando gli viene chiesto cosa sia esattamente Gestio Capital, la controllante della Samp attraverso Blucerchiati srl: "È un multi family office: gestiamo capitali di investitori privati, utilizzandoli in parte per operazioni ad alto valore aggiunto, come la Samp. Crediamo di avere investito in un club con grandissime potenzialità inespresse. Il risanamento è già iniziato. Oggi la Samp ha una struttura gestoria molto piatta, che diventerà più managerializzata, divisa in due macroaree. Da una parte quella per la generazione di ricavi, dall’altra l’area sportiva".

E in merito al possibile ingresso di fondi stranieri: "La Samp ha numeri e storia che la posizionano fra i top team europei. Lo dice il palmares: in 77 anni di vita, 11 in B, gli altri in A, passando per uno scudetto e altri successi. Abbiamo interlocuzioni regolari con investitori interessati alla Samp. Valuteremo se ci sarà quello strategico per il bene del club".


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