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Livorno, quel dieci che manca anche in distinta

di Claudia Marrone

Nel corso della storia del calcio, il numero 10 sulla maglietta è sempre stato il più ambito da parte dei calciatori (attaccanti) che prendevano parte a un club e, per quanto si sia evoluta la concezione del numero (un tempo maggiormente legato al fantasista, oggi più all'attaccante), il 10 è uno degli elementi maggiormente rappresentativi della rosa. Tanto che nel linguaggio comune è entrata anche in utilizzo l'espressione spagnola "el diez" per indicare chi lo ha sulle spalle.
Uno dei più rappresentativi, dicevamo, praticamente uno tra i più forti. Questo nella concezione comune.
A ogni modo, il 10 è uno che sta davanti.
E fa strano vedere che a Livorno non sia stato ancora assegnato questo numero.

Un mercato in evoluzione - A margine dell'amichevole contro la Fiorentina, anche mister Breda ha dichiarato che dei rinforzi sicuramente arriveranno, e la sensazione è che qualcosa si muoverà soprattutto davanti, o meglio, nella nevralgica zona del campo dove a ora c'è il solo Maiorino, sul piede di partenza. Il tecnico probabilmente proseguirà con il 3-4-1-2 (alternato al 3-5-2) visto lo scorso anno, e proprio per questo si fa vitale l'importanza de "el diez".

I nomi possibili - E' chiaro che il mercato potrà ancora riservare sorprese, ma la sensazione è che il club voglia puntellare quanto prima la rosa. Tanti i nomi fatti. Il sogno è Luca Tremolada del Brescia, quasi inarrivabile, mentre nelle ultime ore è spuntato il nome di Ebrima Colley dell'Atalanta. Più defilato Massimiliano Gatto, che sulla trequarti può adattarsi. Non resta quindi che attendere.


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