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Bari, De Laurentiis: "Costruiremo un gruppo più forte. Con Parma e Como non potevo competere"

di Tommaso Maschio

Luigi De Laurentiis, amministratore unico del Bari, è intervenuto in conferenza stampa quest'oggi per presentare il nuovo corso con Magalini come direttore sportivo e Longo come nuovo allenatore. Il numero uno biancorosso si è soffermato sul passato in apertura per poi concentrarsi sulla stagione che sta nascendo.

"Vengo da un periodo che dire difficile è dir poco. È stato un anno faticoso, pieno di errori e sfortune, senza gli infortuni non ci saremmo trovati a lottare per i playout. Abbiamo sbagliato il silenzio dopo la finale playoff, questo ritardo ci è costato tanto. Non mi sottraggo da colpe e responsabilità per aver preso decisioni errate, nel calcio può accadere. Penso che un anno così può insegnare tanto, non lo auguro a nessuno perché ho vissuto un senso di impotenza. - spiega De Laurentiis - Sono stato concentrato nel restare nel gruppo, ha permesso di vivere insieme ai miei calciatori e di avvicinarmi in maniera importante a Valerio, questo periodo è finito con una salvezza importante e lacrime vere. Questo sentimento riguarda chi ci ha messo sempre tanta passione. Mi sono ritrovato sotto scorta, ho visto la mia libertà limitata e sono stato insultato dalle tribune, nonostante questo sono rimasto seduto. Qualcuno si è chiesto dove fossi, vorrei dire che sono rimasto sempre qui".

Quali sono i programmi per la nuova stagione?
"Siamo ripartiti immediatamente nel cercare le risorse giuste, come un direttore sportivo come Magalini, esperto e scopritore di talenti. Longo ha un curriculum di grande rispetto, ci ha colpito il suo entusiasmo e la sua forza. Andremo alla ricerca di uomini, persone con il carattere per restare in campo. L'altra notizia è l'arrivo del nostro vice-direttore sportivo Valerio Di Cesare, ha tenuto in mano spogliatoi interi ma ha una umiltà senza precedenti. Siamo ambiziosi. Avevamo parlato di un piano triennale, quest'anno difficile ci lascerà i migliori protagonisti del campionato passato, poi andremo sul mercato per costruire un gruppo più forte. Quando parlavo della Serie B come un vanto sono stato travisavo, parlavo della difficoltà della categorie e del budget enorme di alcune società. Al di fuori delle paracadutate e delle società con budget stranieri, noi siamo stati quelli che hanno speso di più. Il Parma ha speso 324 milioni in quattro anni per andare in A, io non posso competere, né con loro né con il Como. Nonostante questi siamo stati la seconda per investimenti".


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