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Torino, un gol in due mesi: serve la svolta da Zapata

di Emanuele Pastorella

Un gol in due mesi, l’apporto di Duvan Zapata è decisamente negativo. Sono questi, infatti, i numeri del colombiano, che non è ancora riuscito a prendersi davvero il Toro. Tutta la squadra non sta girando come ci si sarebbe aspettati, ma anche l’ex Atalanta ci sta mettendo del suo e i granata ne risentono. Eppure il tecnico Ivan Juric lo sta facendo giocare e anche tanto, essendo che lo ha utilizzato per quasi 600 minuti in otto partite, coppa Italia, con l’unica assenza lo scorso 21 ottobre contro l’Inter a causa di un problema muscolare. "Zapata deve giocare e ritrovare la forma: si può allenare bene, ma il suo livello di prestazione si alza giocando le partite" diceva l'allenatore prima della coppa Italia. Contro il Frosinone gli ha concesso uno spezzone, in campionato tornerà titolare. Adesso, però, anche il classe 1991 deve cercare di dare e darsi una scossa, con il Toro che rischia seriamente il tracollo.

Da riferimento offensivo del 3-4-2-1 a spalla di Sanabria nel 3-5-2, Zapata rimane un punto fisso per Juric che cerca soluzioni per uscire dalla crisi. Anche domani contro il Sassuolo si andrà avanti sulla strada delle due punte, con l’allenatore che sarà costretto a guardare la partita dalla tribuna a causa della squalifica rimediata a Lecce. In panchina ci sarà il suo vice Paro, in campo torneranno i big risparmiato in coppa: Milinkovic-Savic difenderà i pali, Ricci farà il regista, Bellanova verrà schierato sulla destra dal primo minuto. Serve una scossa non solo per non sprofondare, ma anche per rinforzare la posizione di Juric: dopo gli ultimi tonfi, il tecnico non è più così al sicuro sulla panchina del Toro. E dovrà pensarci il vice Paro ad evitare di affondare definitivamente.


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