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Tognozzi lascia la Juventus, quanti talenti portati in bianconero. Ha lavorato pure su Vlahovic

di Dimitri Conti

Matteo Tognozzi ha lasciato oggi la Juventus, in cui occupava un ruolo da capo dell'area scout, per una nuova esperienza professionale che lo vedrà salire di livello e trasferirsi in Spagna, dove assumerà la carica di direttore sportivo del Granada, club che milita nella massima serie. Un uomo che ha scoperto e portato in bianconero, solo per citarne alcuni, talenti come gli argentini Matias Soulé ed Enzo Barrenechea, ma anche il difensore olandese Dean Huijsen, l'esterno inglese Samuel Iling-Junior - strappato peraltro alle grinfie della Premier League - o l'attaccante turco Kenan Yildiz.

Talenti scovati sin da poco più che ragazzini ed individuati come prospetti dal sicuro avvenire: non è un caso che siano tutti già nell'orbita della prima squadra bianconera nonostante l'età anagrafica tutt'altro che avanzata. E non stupiscono le parole spese dalla società bianconera nel comunicato d'addio: "Il suo focus è stato appunto la ricerca di giovani talenti, in particolare in Sudamerica, Europa e Italia: un lavoro davvero fondamentale per la crescita di un club sportivo e soprattutto per la costruzione di un futuro vincente. Un lavoro che lo ha anche portato, nel 2019, a conseguire la qualifica di Direttore Sportivo, a seguito dell’esame FIGC, superato con una tesi dedicata proprio a questo argomento, dal titolo “Il mio viaggio: appunti di uno scout”. Per Matteo Tognozzi inizia ora una nuova avventura: non possiamo che ringraziarlo per il lavoro e il percorso svolto insieme, e auguragli il meglio per la sua carriera".

Tra le altre cose che riconducono al suo arrivo, l'osservazione ripetuta di Dusan Vlahovic (sia quando giocava con la Fiorentina che in Nazionale serba, per esempio, nell'ottobre 2021) nei mesi antecedenti quello che sarebbe poi stato il suo approdo alla Vecchia Signora. Oggi le dà l'addio, lo aspetta la Spagna e uno step di carriera. Molti sperano che si tratti solamente di un arrivederci: modi e toni del commiato, certamente, non fanno pensare che sia stata una separazione burrascosa.


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