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TMW RADIO - Daino: “Leao può trascinare, ma al momento non è quello dello scorso anno”

di Lorenzo Di Benedetto

L’ex calciatore Daniele Daino è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Piazza Affari, per parlare di Milan.

Che partita ti aspetti contro il Tottenham?
“Sarà una sfida importante per entrambe le squadre. Partite di questo livello è normale che non siano da sbagliare”.

La Premier è un altro mondo rispetto all’Italia?
“La Premier ora è un po’ come era la Serie A negli anni ‘90, quando giocavo io. Adesso sono loro il primo campionato al mondo ed è normale che i calciatori ambiscano ad andare a giocare lì. Accadeva lo stesso per le nostre grandi squadre fino a vent’anni fa”.

Leao è sempre l’elemento fondamentale per il Milan?
“Su Leao mi sono espresso già altre volte, dicendo che il giocatore che può determinare, in negativo o in positivo, le prove del Milan, così come Theo e Giroud. Se questi giocatori riescono a rendere, la squadra viaggia di conseguenza, ma Leao è quello che per eccellenza può veramente trascinare. Va detto che ora il portoghese non è all’altezza di quello che abbiamo visto l’anno scorso e in questo avvio di stagione”.

Pioli contro Conte che tipo di confronto sarà?
“Conte è uno dei migliori allenatori italiani, per ciò che inculca e per come fa crescere le squadre. Riesce sempre a tirare fuori il massimo dai giocatori, ma è come un orologio a clessidra, perché i suoi metodi tendono a logorare. Lo vedrei molto bene in Serie A, perché è uno che conosce il campionato e che in Italia può vincere facendo la differenza. Guardando l’ingaggio sarà eventualmente necessaria una riduzione. Pioli invece sta cercando di tirare fuori il massimo da una squadra competitiva a metà. Il gruppo è composto da un ottimo undici, ma nei ricambi fatica. A livello europeo poi il progetto è ancora incompleto e proprio per questo vanno dati i giusti meriti a Pioli”.

Quanto è importante il rientro di Bennacer?
“Abbina quantità a qualità, anche lui è fondamentale per ciò che fa. Quando sta bene riesce a fare al massimo entrambe le fasi e soprattutto riesce a liberare da alcuni compiti Tonali. L’italiano è uno degli uomini in più in fase offensiva, che tende a sganciarsi in avanti e dare un appoggio in più”.


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