.

Sorrentino 'gufa' Calhanoglu: "Prima o poi sbaglierà anche lui un rigore"

di Simone Lorini

Stefano Sorrentino, intervistato da TvPlay, parla così dei calci di rigore e della sua parata più importante su tiro dal dischetto: "A livello personale essere stato il primo in Italia a parare il rigore a Cristiano Ronaldo, che in quel periodo era probabilmente il numero uno al mondo, fu una grande soddisfazione, anche se quella partita finì 3-0 per la Juventus. Poi è chiaro che magari sono più legato a rigori parati che ci hanno permesso di portare a casa i tre punti. Ho giocato quasi 400 partite in Serie A e 700 tra i professionisti, ma da un punto di vista mediatico tutti si ricordano soltanto di quel rigore parato".

L'infallibile Calhanoglu: "Per la legge dei grandi numeri anche Calhanoglu prima o poi sbaglierà un rigore. Se dovessi affrontarlo io andrei subito ad analizzare la sequenza dove di solito calcia, con annesse percentuali, poi è importante anche il risultato perché una cosa è tirare un rigore sul 3-0, un altro discorso è calciarlo sullo 0-0. Io da pararigori venivo a mia volta studiato dagli attaccanti avversari perché volevano capire come mi muovevo. Calhanoglu, per come li sta tirando adesso, è veramente complicato da intercettare, magari sbaglierà quando calcerà a mezza altezza che come traiettoria è maggiormente intercettabile per un portiere".

Sui portieri: "Ultimamente sono contento che la scuola italiana dei portieri sia tornata ad alti livelli. Gli ultimi anni in cui ho giocato io c’erano soprattutto portieri stranieri, mentre gli italiani erano pochi. Della nuova generazione c’è Di Gregorio che sta stupendo molto, ma anche Falcone e Carnesecchi sono molto bravi".


Altre notizie