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Sirigu a Torino è tornato super. E a Parigi continuano a cambiar portieri

di Gaetano Mocciaro

Un Mondiale alle spalle con l'Italia, tre campionati vinti da portiere titolare al Paris Saint-Germain. Eppure, da un momento all'altro, Salvatore Sirigu è stato scaricato dai parigini: "Finii in panchina senza un motivo" dichiarò il portiere sardo, al quale dopo quattro anni di militanza gli venne preferito Kevin Trapp dall'Eintracht. A sua volta preferito da Areola. A sua volta in ballottaggio con Gianluigi Buffon, il cui futuro sembra in bilico. Tutto questo per fare capire che forse era meglio insistere sul portiere sardo. Che dopo il passaggio a vuoto al Siviglia e il prestito all'Osasuna a Torino è rinato.

Solo 29 gol al passivo in questa stagione e un record d'imbattibilità che è stato battuto dopo 42 anni. Ieri pomeriggio contro il Genoa l'ennesima prestazione maiuscola: la parata sulla schiacciata di testa di Lerager ha tenuto in vita i granata quando erano sullo 0-0, il riflesso su Kouamé a tre minuti dalla fine sull'1-0 per il Toro ha sancito la vittoria che fa sognare la Champions League. Un palcoscenico probabilmente che Sirigu, scelto il Toro, non aveva nemmeno considerato. E come sarebbe bello tornare a Parigi da avversario, proprio nel massimo torneo continentale.


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