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Sassuolo, Dionisi: "I giornali? Me li hanno fatti leggere. No problemi dall'interno"

di Andrea Losapio

L'allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, ha parlato ai microfoni di SKY dopo il pareggio per 1-1 contro il Torino. "Prestazione veramente buona, difensiva e offensiva. Non ci abbiamo creduto negli ultimi venti metri, qualcuno si porta dietro il peso che non si riesce a sbloccare negli ultimi tempi. Dobbiamo continuare a fare così, mantenere il pressing altissimo, il baricentro anche. Abbiamo giocato contro il Torino sul loro campo tecnico-tattico, i ragazzi sono andati sopra il momento. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni".

Si dice che questo Sassuolo avrebbe bisogno di un leader: ha riproposto Lipani, che risposta ottiene da questi giovani?
"Positive, oggi la partita era difficile, ma Lipani ha fatto veramente bene. Come tutti, ho trovato grande disponibilità in settimana, come sempre, avevamo di fronte una squadra forte, con grandi valori individuali, oggi l'abbiamo messa in difficoltà. Siamo rammaricati per il risultato, abbiamo fatto tanto, potevamo fare qualcosa di più, il risultato ci lascia un po' l'amaro in bocca".

Le voci sull'esonero?
"Come ho già detto in conferenza prepartita, sono qui al terzo anno, ho un ottimo rapporto come tutti. Dall'interno no, dall'esterno le ho lette come tutti. Gli allenatori sanno che c'è un giudizio quotidiano, settimanale, c'è una discussione continua. È il bello di questo mestiere, al tempo stesso ho vissuto la settimana come sempre. I giornali non li leggo sempre, questa settimana me li hanno fatti leggere. Credo in questo obiettivo, questa squadra ha un futuro buono, ma passa dal presente, cioè fare il dodicesimo anno in Serie A".

Com'è il dialogo con la società?
"Onestamente ho fatto una settimana come tutte le altre, il ds è sempre al campo a vedere l'allenamento, ho un confronto quotidiano. Non ho chiesto e non mi è stato detto nulla, sono un dipendente della società e faccio parte del club. Qui mi fermo, sennò vado troppo oltre".

Pensa che le scelte di rottura con il Bologna e le parole... Abbiano alimentato queste voci?
"Il confronto lo cerco con la squadra, cerco di calibrare le parole per essere sempre credibile con i ragazzi. È un momento di spingere per non guardarsi indietro o raccontare storie, alibi. Uso tutto, alle volte le dico dritte, ma solo per arrivare a un obiettivo. Non è contro qualcuno, quando parlo qui voglio arrivare ai ragazzi, possiamo fare di più quando siamo stati un po' comodi nella nostra metà campo".

Hai avuto l'approccio giusto da chi subentra?
"La domanda sembra un po' maliziosa, anche quando ho parlato della partita precedente sono stato chiaro, con la squadra. Il problema di chi entra è che squadra trova, chi entra si accomoda in minoranza, trova un terreno fertile o meno. A Bologna chi è entrato sul 2-2 ha vissuto sugli episodi, oggi ha visto una squadra viva, che voleva fare gol, contro un'altra che voleva fare gol uguale. Non lo faccio per distruggere".

Sui cambi di Bologna.
"Le valutazioni le faccio sulla mia di squadra, ognuno si dà un taglio e un obiettivo. Abbiamo subito un episodio negativo nella partita scorsa, non abbiamo cambiato niente fino alla fine questa volta. Chi entra fa fatica se la squadra cambia atteggiamento. Fermo restando che se uno è in campo e sta bene io non lo tolgo":


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