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Salernitana, numeri horror e niente effetto Inzaghi. Arechi vuoto e ds verso l'esonero

di Luca Esposito

0 vittorie, ultimo posto in classifica e potenziale -6 dalla zona retrocessione con il calendario più difficile tra le pericolanti, secondo peggior attacco, peggior difesa ormai da tre campionati a questa parte, già tre sconfitte casalinghe, ultimo posto per tiri in porta effettuati e appena 5 successi in gare di campionato in tutto il 2023. Numeri horror per la Salernitana che certificano il ridimensionamento di una società che prometteva investimenti e zona sinistra della classifica e che oggi si lecca le ferite per un mercato condotto al risparmio e basato su tante scommesse e zero certezze. Lo 0-2 col Napoli, pur mostrando un minimo di carattere in più rispetto al recente passato, testimonia le difficoltà della squadra in zona gol e la fragilità di una difesa salvata soltanto da Ochoa e in affanno senza Gyomber.

L'effetto Inzaghi non si vede. Tutt'altro. Tra Cagliari, Genoa e Napoli appena tre tiri nello specchio della porta, un solo punto conquistato e qualche scelta discutibile. Tener fuori Kastanos appare un azzardo così come insistere sul centrocampo a due o su Candreva a quaranta metri dalla porta. Involuzione tattica che preoccupa e che spinge molti tifosi a rivalutare l'operato di Paulo Sousa, originariamente indicato come artefice principale del disastro e oggi apprezzato per aver detto la verità nelle sue interviste pre campionato. Ad ogni modo le prossime tre gare saranno decisive anche per Inzaghi, già perdere malauguratamente a Reggio Emilia col Sassuolo farebbe traballare la sua panchina. Ma un ritorno di Sousa, che non si è lasciato benissimo col club, ad ora va scartato.

Chi invece è già ai margini del progetto è Morgan De Sanctis, escluso dalle recenti riunioni tecniche e consapevole che non dovrà operare sul mercato di gennaio. Durante la prossima sosta dovrebbe essergli comunicato ufficialmente l'esonero, nel frattempo la Salernitana ha iniziato il casting per la successione. Ad ora vengono smentite le piste Marino e Petrachi, la piazza sogna il ritorno di Sabatini ma la società non ha dato segnali d'apertura in questo senso. No anche a Bigon dopo il rifiuto di un anno e mezzo fa che evidentemente Iervolino non ha gradito nè dimenticato. Si era parlato di Pasquale Foggia, con Inzaghi a Benevento. A gennaio occorreranno almeno sei innesti, da fare subito, e dunque la proprietà spera di individuare il profilo giusto entro metà mese per iniziare a lavorare dietro le quinte anche per sopperire alle sicure assenze di Coulibaly e Dia che partiranno per la coppa d'Africa.

Intanto sta venendo meno un'altra certezza: il pubblico. Ieri appena 5500 paganti per il derby col Napoli, un clima di rassegnazione generale e uno stadio a tratti freddo e silenzioso. Solo la base degli 11mila abbonati ha permesso alla Salernitana di non giocare in un impianto completamente vuoto, ma sembrano lontani anni luce i tempi in cui l'Arechi era stracolmo già un'ora prima del riscaldamento. Del resto se la proprietà, con un ultimo posto in classifica, pensa di proporre prezzi da finale Champions c'è poco da fare. Considerando che la Sud era sold out, si partiva dai 62 euro per i distinti, passando per i 70 euro della tribuna azzurra e gli 80 della tribuna verde. Mission impossible per un padre di famiglia. Per la serie "altro che sinallagma d'amore"...


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