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Rummenigge e la Bundes: "Se i giocatori sono seri, c'è la chance di finire il torneo"

di Tommaso Bonan

Orgoglio o umiltà per la Bundesliga in campo? A La Gazzetta dello Sport, l'ad del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge risponde - tra le altre cose - anche a questa domanda: "Tutti e due. L’orgoglio di essere stati capaci di ripartire, ma importante è stato anche prendere la situazione generale con umiltà. Credo che il calcio debba ringraziare la politica tedesca, ma bisogna restare umili al riguardo della situazione, catastrofica e mai capitata. Siamo contenti di aver ricominciato, circa 200 nazioni di tutto il mondo hanno seguito il via che ha avuto due aspetti positivi. Siamo stati capaci di ripartire per primi; ha funzionato il concetto di igiene, il protocollo, perché questo è stato il nodo per ottenere il via libera dalla politica. Anch’io ero un po’ nervoso, ma anche curioso. Pur senza spettatori, ma ho visto in tv che tutte le squadre hanno giocato in modo serio, molto normale".

Sulle regole del protocollo attuabili o meno in campo, Rummenigge si affida soprattutto ai calciatori ("Se i giocatori sono seri e disciplinati, c’è la chance di finire il torneo"), mentre in caso di positività di un singolo l'ad tedesco parla chiaro: "Abbiamo un po’ timore, però le squadre seguono anche un “protocollo di contatto”, quindi si può sempre provare con chi hanno avuto contatto i giocatori, anche in allenamento. Noi filmiamo ogni seduta per provare alle autorità sanitarie con chi ha avuto vicinanza l’eventuale positivo, per evitare che tutta la squadra debba andare in quarantena.


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