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Napoli, Raspadori non si ferma più: vittoria mai in discussione a Salerno

di Antonio Gaito

Fuori casa il Napoli mantiene quasi il ritmo della scorsa stagione. La squadra di Rudi Garcia torna da Salerno con una vittoria (mai in discussione dominando il gioco sin dai primi minuti) e la porta inviolata (subendo praticamente zero con Meret inoperoso) centrando dunque il sesto successo tra campionato e Champions in otto gare esterne. Una vittoria che vale il quarto posto solitario superando l'Atalanta, recuperando punti al Milan terzo ed allungando sulla Lazio in attesa delle altre. Un passo in avanti sul piano della fiducia prima delle prossime due gare interne con Union Berlino e Empoli che possono significare tanto per chiudere i giochi nel girone e poi migliorare il rendimento interno e (ulteriormente) la classifica.

Segnali positivi
Nessun trionfalismo in casa Napoli, considerando che saranno ben altre le prove dopo la sosta che ci faranno capire i margini del Napoli di Garcia, ma a Salerno la squadra ha retto anche la pressione di chi già non ha margine d'errore. Ha sopperito nuovamente all'assenza di Osimhen, proponendo il terzo gol di fila di Raspadori - sfiorando più volte la doppietta - oltre al ritorno da titolare di Anguissa in mediana e quello di Ostigard per lo squalificato Natan, al fianco di Rrahmani che ha riscattato il brutto primo tempo col Milan.

Garcia oltre il 4-3-3
Il tecnico è sempre più convinto di dover modificare qualcosa rispetto alle ultime stagioni: "Abbiamo giocato bene segnando subito, non abbiamo concesso niente e potevamo segnare di più ma Ochoa è stato bravo e abbiamo anche colpito un palo. Cambiare il 4-3-3? E' una possibilità: sul 4-3-3 non c'è più niente da spiegare ai giocatori ma anche l'avversario l'ha studiato, servono altri armi come nel secondo tempo col Milan", col riferimento al passaggio al 4-2-3-1. Molto naturalmente dipenderà dall'utilizzo di Raspadori quando rientrerà Osimhen.


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