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Monza, Palladino: "C'è diffidenza verso i giovani tecnici, per allenare contano le sensazioni"

di Paolo Lora Lamia

Il tecnico del Monza Raffaele Palladino, in una lunga intervista a Repubblica, ha parlato - tra le altre cose - del suo percorso in panchina che lo ha portato in Serie A a soli 39 anni: "Mi auguro che la mia esperienza rompa la barriera di diffidenza nei confronti dei giovani. Ne trovi tanti in Serie D, in Lega Pro, nelle Primavere. In Serie A, invece, pochissimi. Non ha senso. In Germania sono più avanti, ci sono giovani ad alti livelli".

Quest'anno affronterà tre sue ex allenatori ovvero Gasperini, Juric e Ranieri: "Mi etichettano come gasperiniano, ed è vero che i rimproveri di Gasperini mi hanno aiutato. Ma ho preso molto anche da Lippi e Guardiola. Da Juric ho imparato il perfezionismo. Ranieri è bravo nella gestione delle persone, come Deschamps, che non faceva distinzioni fra anziani e giovani. Io sono in cerca di un approccio che sia davvero mio, il copia e incolla nel calcio non funziona. Per guidare un gruppo non esiste un manuale, serve umanità. Contano le sensazioni: quando entri in spogliatoio, quando vedi i giocatori passeggiare, quando sono giù di morale dopo una sconfitta".


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