.

Maldini svela un retroscena shock: "Per 10 giorni ho provato a portare Messi al Milan"

di Simone Lorini

Paolo Maldini, ex direttore dell’area tecnica rossonera, è tornato a parlare per la prima volta dall'addio al club della sua vita, il Milan, e l’ha fatto direttamente a teatro, ospite di Giacomo Poretti nel suo PoretCast: "Messi? Penso che un calciatore come lui sia uno spettacolo per tutti, anche se ormai è tardi, quando leggevo che poteva andare all’Inter ero amareggiato. Per 10 giorni ho provato a portarlo al Milan ma poi abbiamo capito che era impossibile"

Su Leao: "Leao è un grande talento, aldilà che faccia calcio, modello o cantante, ha qualcosa di importante. Mi ha chiesto di far uscire il disco due giorni prima della partita, gli ho risposto che non era un problema ma avrebbe dovuto segnare due gol il sabato, non segnò ma fece assist (ride ndr). La cosa più bella di questi anni sono proprio i rapporti personali, lui è arrivato dal Lille, era un grande talento ma doveva ancora dimostrare. Il rapporto che si crea con loro è la cosa più bella che ti rimane, più dei trofei e delle partite vinte. Sono sempre dei rapporti personali, ti metti a disposizione per formare questi ragazzi".

La vittoria e la sconfitta più pesante: "La prima volta che vinci ti rendi conto che puoi vincere. Il primo Scudetto con Sacchi mi ha fatto capire di poter vincere e mi è rimasto impresso. Quando perdi una finale Mondiale o una semifinale contro Maradona non è facile, anche con il Milan ad Istanbul, avevo segnato dopo 40 secondi. Dopo il gol ho pensato: “Serata strana, per segnare io in finale di Champions dopo 40 secondi…”.


Altre notizie