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Lazio, una lunga rincorsa da non vanificare: col Milan deve invertire il trend degli scontri diretti

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall'inviato a Roma

Contro il Milan per la Champions. O meglio, per tenere viva la corsa verso le posizioni europee: perché oggettivamente, anche con un successo questa sera all'Olimpico, la strada verso il quarto posto per la Lazio è più ardua che mai. Colpa di alcuni scivoloni nel girone d'andata, senza dubbio, perché da gennaio in poi i biancocelesti hanno conquistato 37 punti: hanno una partita in meno, potenzialmente avrebbero fatto peggio solo di Inter (43) e Atalanta (45). Come nota stonata, c'è anche il recedente rendimento negli scontri diretti. Se nel girone d'andata la squadra di Inzaghi, oggi di nuovo in panchina, se l'era cavata (vittorie contro Napoli e Roma, sconfitta solo con Atalanta e Milan e pareggi con Inter e Juve), nelle partite di ritorno sono cominciati i problemi. La Lazio, dopo aver vinto a Bergamo in campionato, ha perso malamente tutti gli altri big match con le altre che la precedono in classifica. Con l'Inter 3-1, con la Juventus 3-1 e con il Napoli giovedì sera 5-2. Per un totale di 11 reti subite e 4 realizzate. Troppo poco per una squadra che ambisce alla Champions e che oggi, con il Milan, dovrà invertire la rotta.

I rossoneri sono secondi in classifica con 8 lunghezze di vantaggio sui biancocelesti, che però hanno una gara da recuperare: col Torino si recupererà il 18 maggio, se il 13 il Collegio di Garanzia del Coni non assegnerà il 3-0 a tavolino. Un eventuale successo oggi quindi spingerebbe potenzialmente Immobile e Co. a +2 dal Milan, che verrebbe risucchiato nelle ultime curve del gran premio per l'Europa. Ma visto il recente trend della Lazio contro le grandi, a Formello non ci pensano. Eventualmente lo faranno dopo il triplice fischio, se le cose saranno andate per il verso giusto.


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