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Lazio, Isaksen: "Anno fantastico ma caotico. Sarri? Ho dovuto imparare subito l'italiano"

di Federico Calabrese

Primo anno in Italia, con la maglia della Lazio, per Gustav Isaksen. TVMIDTVEST in Danimarca ha seguito la sua prima stagione in Italia e lo ha intervistato per fare un primo bilancio sulla sua esprienza nella Capitale: "È stato un anno fantastico. Ma probabilmente c’è stato anche tanto caos.

"L’Italia è un paese selvaggio dove le tre cose più importanti sono il calcio, il cibo e la religione. Lo puoi sentire chiaramente, indipendentemente da dove vieni. In una bella giornata, a Hjerk ci sono probabilmente 400 abitanti, se contiamo mia madre e mio padre. E invece a Roma solo nel centro se ne contano circa quattro milioni. È assurdo. C'è sempre così tanto traffico qui. Bisogna abituarsi. Kristensen? È bello che siamo qui l'uno per l'altro".

"Vivere da solo? È chiaro che preferirei vivere con la mia ragazza, Olivia. Ma anche lei gioca a calcio, in Svezia, quindi è un po' difficile far funzionare la cosa. Ma per ora va bene vivere da soli. Vivevo da solo ad Aarhus anche quando giocavo per il Midtjylland. Sono stato costretto a prendere lezioni di italiano perché in squadra si parla solo italiano. Sarri è venuto da me il primo giorno e mi ha detto che sapeva parlare inglese, ma che non voleva farlo. Quindi dovevo imparare l'italiano in fretta. Dopo pochi mesi conoscevo la maggior parte dei termini calcistici e ora so quasi tutte le parole".


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