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La non fretta di rinnovare di Lautaro Martinez. Almeno prima di capire il futuro del club

di Andrea Losapio

"Lautaro è a livelli altissimi, poi trovare un accordo non è facile, ci sono tanti aspetti di cui discutere. Oggi non c'è ancora un accordo reale, così stiamo tranquilli e parliamo con l'Inter con costanza. Ora l'importante è la squadra, il momento, e lui è felice. Lautaro è arrivato che era un ragazzo ed cresciuto tanto: oggi è un giocatore fatto, è il capitano, ha due anni e mezzo di contratto, c'è tanto tempo per parlare, però trattiamo". Le parole di Alejandro Camano sono la cartina tornasole del momento dell'Inter. Perché se è vero che Lautaro è il giocatore più importante dei nerazzurri, capitano e indiscusso totem, dall'altro bisogna capire quale sarà il futuro.

C'è sempre una spada di Damocle pendente sulla testa di Steven Zhang, cioè il bond di Oaktree che scadrà a maggio e che influenza, giocoforza, tutte quante le strategie, anche dei calciatori. Firmare un contratto senza sapere cosa sarà nella stagione 2024-25 non è probabilmente la scelta migliore, soprattutto per chi ha ancora due anni di contratto e, comunque, uno stipendio che difficilmente sarà migliorato enormemente verso l'alto, visto che lo stesso Lautaro è il giocatore che percepisce di più in casa Inter. Più che una questione di soldi è di status: lontano dai migliori d'Europa - pur essendolo e dalle parole di Camano si capisce la velleità - ma elefante in cristalleria in nerazzurro.

Insomma, si vedrà. Forse non sono i milioni a fare la differenza quanto la costruzione di una squadra sempre competitiva. La permanenza di Marotta, da questo punto di vista, è una certezza. Bisognerà capire con quale società.


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