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La Lazio non vuole esonerare Sarri. Il ds Fabiani: "Montato un caso, nulla è perso"

di Dimitri Conti

Prosegue il momento difficile di casa Lazio, con le polemiche sull'andamento della squadra biancoceleste che si sono riacutizzate a seguito della sconfitta maturata domenica scorsa sul campo dell'Atalanta, un 3-1 che ha riaperto un cratere attorno alla figura di Maurizio Sarri.

L'edizione odierna de Il Messaggero riporta, per esempio, il discorso integrale del tecnico alla sua squadra lunedì, alla ripresa degli allenamenti a Formello: "Se dovete fare il compitino per farmi contento, non va bene né per me né per voi. È evidente che c’è qualcosa che non va. Se siete stanchi e non avete le p... di dirmelo, andate da Lotito". Già mercoledì, nel giorno del doppio allenamento e delle quattro sessioni video, il tecnico aveva rimproverato i suoi con un tono un po' snob, ricordando che le sue squadre erano sempre state tra le migliori per quanto riguarda i calci da fermo. Ci sarebbe, scrive il quotidiano della Capitale, qualche senatore che da tempo mal digerisce certi atteggiamenti da parte di Sarri.

Dall'altra parte, però, c'è una società che non pensa affatto di esonerarlo. Lotito è chiaro: "La società resta al suo fianco", ripete lapidario. Con Sarri sta tenendo solo contatti telefonici. Il direttore sportivo Angelo Fabiani rassicura: "Non può essere contro il tecnico, uno spogliatoio pieno di giocatori che Sarri ha valorizzato e cresciuto. Ovunque c’è qualche scontento ma non c’entra nulla con quanto è successo. Oltretutto si sta montando un caso quando siamo agli ottavi di Champions, in semifinale di Coppa Italia. Sì, ci mancano cinque punti in campionato, ma siamo noni in un gruppone in lotta per il quarto posto. Nulla è perso". La Lazio, insomma, rimane con Sarri.


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