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L'urlo di Rodri solamente una settimana fa: "Siamo vicini allo sciopero, si gioca troppo"

di Andrea Losapio

Una settimana fa, prima della sfida contro l'Inter, Rodri parlava di un possibile sciopero dei calciatori perché si gioca troppo. "Punto di rottura? Sì, e penso che ci siamo vicini. Penso che tutti i giocatori abbiano la stessa idea, chiedete a chi volete. Arriverà un momento...ma non so cosa succederà. È qualcosa che ci preoccupa. Io posso parlare solo di Spagna e City. Ma è qualcosa di cui siamo preoccupati. Ovviamente, la situazione non è uguale per tutti, perché non tutti arrivano a giocare 60-70 partite stagionali, ma l'idea è condivisa".

Quasi paradossalmente a una settimana di distanza il possibile Pallone d'Oro si è lesionato il legamento anteriore del crociato. Diagnosi: almeno sei mesi di stop, dopo un'annata da 63 partite fra Manchester City e Spagna. La velocità del gioco e le tantissime partite portano a un innalzamento esagerato della rottura del crociato, tanto che moltissimi giocatori finiscono sempre più spesso fuori per questa motivazione. "Quante partite? Non so dire un numero esatto, di sicuro non 70. Credo che un giocatore possa dare il suo meglio tra le 40 e le 50, dopodiché il livello medio delle prestazioni crolli. Nella mia opinione il numero di partite che giocheremo in questa stagione è troppo elevato, credo che non tutto debba dipendere dai soldi o dal marketing. Io quando riposo gioco meglio, e penso che la gente voglia vedere un calcio di qualità migliore".

L'infortunio di Rodri è una tegola pesantissima sia per il City, che vorrebbe riprovare a essere campione d'Europa, sia per la Spagna, seppur non ci siano competizioni finali in quest'estate. Tornerà per il Mondiale per Club della FIFA, con non pochi rimpianti per una stagione, di fatto, saltata completamente.


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