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Vlahovic non avrà altre chance, quest'anno si gioca la Juve: o segna per quanto guadagna o verrà ceduto. E Giuntoli ha già nel mirino un centravanti a parametro zero per la prossima stagione

di Raimondo De Magistris
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
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Erano quattro anni che l'inizio di stagione di Dusan Vlahovic non era così deficitario in termini di reti realizzate. Stagione 2020/21, il centravanti serbo allora alla Fiorentina nelle prime cinque giornate di campionato realizzò un solo gol. La sua carriera era ancora agli albori, il posto da titolare non ancora del tutto conquistato: con Iachini in panchina il centravanti serbo subentrò dalla panchina nelle prime due giornate per poi diventare solo dopo un titolare inamovibile. Soprattutto dopo il ritorno di Cesare Prandelli.

Quattro anni dopo Vlahovic è a quota due reti realizzate in sei partite. Questa volta la sua titolarità non è in discussione, anche perché in rosa con Milik infortunato di alternative non ce ne sono. Eppure nonostante ciò sabato pomeriggio, durante la sfida contro il Napoli, Thiago Motta all'intervallo l'ha richiamato in panchina e ha schierato Weah nell'atipico ruolo di centravanti. "Ha fatto una buona partita ma volevo provare qualcosa di diverso", dirà al termine del match un diplomatico Motta che fin qui per il suo centravanti (ma anche per tutti gli altri) ha speso solo parole al miele. Anche se pure lui, come e per ora più di Allegri, si sta scontrando con limiti e virtù di un centravanti che ai tempi della Fiorentina sembrava destinato a una carriera alla Haaland. E invece oggi ne è ben lontano.

La scorsa estate Cristiano Giuntoli ha cercato di capire se ci fossero i margini per una cessione di Dusan Vlahovic. In un'estate in cui il dirigente bianconero ha tagliato quasi tutti i giocatori più pagati (Rabiot e Alex Sandro, ma anche Chiesa, Szczesny e Kean), il centravanti serbo rappresenta una delle rare eccezioni. Non solo: in virtù degli accordi stipulati al momento del suo trasferimento a Torino, Vlahovic questa estate è diventato per distacco il giocatore più pagato della rosa e anche della Serie A: ha altri due anni di contratto da dodici milioni di euro netti a stagione. Con Osimhen volato in Turchia nessuno come lui, nemmeno quel Lautaro Martinez che dopo il rinnovo con l'Inter sfiora i 10 milioni l'anno.
Per quelle che sono state le sue ultime stagioni, per quello che è il suo attuale ingaggio, Giuntoli e Thiago Motta hanno presto capito che Vlahovic - a certe valutazioni - era invendibile. Nessuno negli ultimi mesi ha mai pensato di spendere 40-50 milioni di euro per il suo cartellino ed ecco perché la Juventus l'ha subito collocato al centro anche del nuovo progetto. Un approccio soft, accomodante, anche per provare ad arrivare a un accordo per prolungare e spalmare l'ingaggio (per ora non sta funzionando).

Senza concorrenza, con rinnovata fiducia e con un nuovo progetto tecnico, Vlahovic in teoria dovrebbe trovarsi nelle condizioni ideali per tornare a essere quel bomber che spinse la Juventus nel gennaio 2022 a spendere 80 milioni di euro per il suo cartellino. E invece non è così, almeno fino a questo momento. Nemmeno con Thiago Motta la situazione sembra migliorare: anzi, sta andando anche peggio. Due gol contro l'Hellas il 26 agosto e poi nulla, un digiuno di quasi un mese. Di questi tempi lo scorso anno e due stagioni fa era a quota quattro gol, tre anni fa alla Fiorentina a quota tre.

Numeri che consegnano una realtà incontrovertibile: nemmeno con rinnovate condizioni si sta vedendo il miglior Vlahovic. Ma forse, a questo punto, c'è da chiedersi se ci sia davvero un miglior Vlahovic. Se il serbo sarà mai un centravanti da 25 gol a campionato.
In questo senso questa stagione sarà quella che ci consegnerà una risposta sul suo reale valore. Se nemmeno in condizioni così favorevoli riuscirà a rendere per quanto guadagna allora in estate, a un anno dalla scadenza del contratto, Vlahovic potrà trovarsi in una situazione simile a quella che questa estate ha coinvolto Federico Chiesa.

La Juventus ovviamente spera che non sarà così, che Vlahovic trascinerà la Juve e vincerà il titolo di capocannoniere. Ma nel frattempo Cristiano Giuntoli per quel ruolo sta già iniziando a valutare possibili occasioni per la prossima stagione. In questo senso, già avviati i primi contatti per Jonathan David, centravanti canadese in scadenza di contratto col Lille. Stessa età di Vlahovic, fin qui cinque gol in stagione, è un calciatore che piace tantissimo a Giuntoli ed è un nome spendibile per il futuro bianconero.
David la prossima estate potrebbe diventare un nuovo centravanti della Juventus, ma molto dipenderà da chi oggi veste la maglia numero 9. Un calciatore chiamato senza ulteriori appelli a dimostrare perché è stato pagato 80 milioni di euro e perché oggi ne guadagna 12.

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