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#iorestoacasa - TMW consiglia: Matthew Le Tissier, un Dio alla guida dei Saints

di Michele Pavese

C'è stato un tempo in cui si poteva giocare ad alti livelli senza essere delle macchine costruite in laboratorio. In quell'epoca ha vissuto un genio imprigionato felicemente nel corpo di un beone. Per raccontarlo basterebbe solo l'ultima partita, quella dell'addio al The Dell, il suo stadio per sedici anni. La carriera di Le God, Matthew Le Tissier, è racchiusa tutta in quel tiro di sinistro in controbalzo che consegna la vittoria al Southampton contro l'Arsenal. Un Dio alla guida dei Saints, rimasto in mezzo alla sua gente nonostante le offerte delle big della Premier League.

Punizioni, tiri da fuori area, dribbling, assist al bacio. Raffinatezza e classe racchiuse in un involucro curvo e sgraziato; quando Le Tissier era in giornata, poteva inventare davvero qualsiasi giocata con il pallone tra i piedi. “L’aspetto e la forma fisica sono sempre stati un problema per gli altri, nell’arco della mia carriera”. Ancora oggi è considerato tra i più grandi interpreti del calcio inglese, pur non avendo vinto nulla e non avendo lasciato il segno con la maglia dei Three Lions. Questo video spiega (in parte) il perché:

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