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Inzaghi, il rilancio dopo avere evitato la caduta

di Gianluigi Longari

Mai così discusso, mai così vicino al baratro, ma anche mai così forte nell'essere in grado di riconquistarsi la fiducia dentro e fuori l'ambiente di cui è chiamato ad essere la guida. I primi mesi di questa stagione per Simone Inzaghi hanno mutuato a pieno titolo quella similitudine con la “centrifuga” coniata ai suoi tempi nerazzurri dal Trap.
Proprio a quella maniera, l'allenatore dell'Inter si è trovato dapprima protagonista coinvolto delle scelte di mercato estive, e poi accusato dall'opinione pubblica nel momento in cui la stagione sembrava essere sfuggita di mano.
Sull'orlo del precipizio il colpo di coda, che ha dato vigore alla fiducia assoluta concessa dalla dirigenza e dalla proprietà, portando a casa la qualificazione al prossimo turno di Champions League nonostante una fase a gironi assolutamente proibitiva. Lo scivolone del Derby d'Italia è servito a riaccendere gli allarmi pre sosta, ma è stato a sua volta spazzato via dalla vittoria di Bergamo che ha rinsaldato il progetto nerazzurro e la posizione del suo allenatore. Aspettative che di conseguenza, restano elevatissime per la seconda parte della stagione.


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