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Inter, baby talenti nerazzurri - Stankovic: un nuovo Deki, ma tra i pali

di Alessandro Rimi

Ha la faccia, i lineamenti, lo sguardo apparentemente timido di Deki, ma indossa i guanti e difende la porta. Dell’Inter e, anche qui, non può essere un dettaglio banale. Filip Stankovic, maggiorenne da un mese, nato a Roma quando il padre difendeva i colori della Lazio, è cresciuto con il pallone in testa. Da Dejan ha assorbito i valori e la tempra necessaria per sopravvivere nel mondo del calcio. Dal giaguaro Castellini, storico preparatore dei portieri nerazzurri, ha appreso consigli e trucchi di chi sta tra i pali, specialmente quando si tratta di parare i rigori. Da Julio Cesar, idolo e punto di riferimento, la scintilla perché l’unico pensiero nella vita diventasse il rettangolo verde. Da piccolino, nel tentativo di bloccare i tiri dei fratelli, avrà distrutto chissà quanti vasi in casa. Negli anni è stato travolto dalla passione interista, ha indossato la maglia nerazzurra a partire dal debutto nel Torneo di Viareggio, fino ad a portarne la fascia di capitano verso scudetto e Supercoppa Under-17. La scalata è inarrestabile: via in Primavera dove prende il posto di Dekic, scorso settembre Conte lo mette in lista Champions come prodotto del vivaio e terzo portiere. Un sogno. D’altra parte per il tecnico Under-19 Madonna, pochissimi sono indispensabili come Filip. Ne parla come quando ci si riferisce a un predestinato. Da qualche settimana il West Ham bussa alla porta dell’Inter per portare il ragazzo in Premier League. Due di picche. E ci mancherebbe altro.


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