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Insigne: "Napoli, non toccava solo a me rinnovare. Fa male vedere le partite e non giocarle"

di Alessio Del Lungo

Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli oggi al Toronto FC, ha parlato nel corso dello speciale di DAZN su di lui, Bernardeschi e Criscito: "Il rimpianto che ho è di non aver vinto a Napoli. Abbiamo avuto la possibilità, sia con Sarri che con Spalletti di vincere lo scudetto e non ci siamo riusciti. Eravamo a tanto così, soprattutto con Sarri... Spero che un giorno il Napoli, anche se non ci sono più, possa eguagliare questo traguardo perché i tifosi se lo meritano, la città dà tanto alla squadra e non riceve questo affetto. Speriamo che un giorno possano festeggiare perché se lo meritano".

Ha mai riguardato il video del suo addio al Napoli?
"No, sennò mi viene da piangere (ride, ndr). Fa male vedere le loro partite e non stare in campo, però è la vita. Non ho rimpianti, ho dato tutto. Spero che i tifosi possano essere sempre orgogliosi e fieri di me. L'ultima partita contro il Genoa ho sentito tanto l'affetto dei tifosi, dispiace averlo sentito l'ultima partita, i giorni in cui sono andato via. Fa male, sono stato molto bene a Napoli e non posso nascondere che mi manca giocare con quella maglia. Ho fatto la mia scelta, sono il primo tifoso, anche se qualche tifoso c'è rimasto male perché dicono che avrei potuto rinnovare se mi manca così tanto Napoli".

E come mai non l'ha fatto?
"Non spettava solo a me. Napoli è casa mia, se andrò via da qua sarà per tornare a Napoli. Non nascondo che mi manca Napoli, ma sto bene qua".


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