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Genoa-Inter 1-1, le pagelle: Dragusin da 7, Sommer da 5. Albert very Gud

di Ivan Cardia

GENOA-INTER 1-1
(45'+8 Dragusin; 42' Arnautovic)

Le pagelle del Genoa - A cura di Paolo Lora Lamia

Martinez 6 - Nell'azione del gol devia sul palo la conclusione di Barella, ma non può nulla sul tapin di Arnautovic. Qualche buon intervento da parte sua.

Dragusin 7 - Il solito baluardo della difesa, contro cui s'infrangono non pochi attacchi avversari. Decisivo nella sua area ma anche in quella interista, spedendo di testa alle spalle di Sommer il pallone dell'1-1.

Bani 6 - Ha due clienti scomodi come Arnautovic e Thuram, ma fa il suo dovere fornendo una prova solida davanti a Martinez.

De Winter 6 - Ordinato in fase difensiva nel primo tempo, durante il quale si fa vedere in avanti sulle palle inattive. Dal 46' Vasquez 6 - Sostituisce al meglio il compagno, sia sul piano delle chiusure che della presenza sui calci piazzati.

Sabelli 6,5 - Inizio molto guardingo, dovendo fronteggiare un ispirato Carlos Augusto. Con il passare dei minuti, spinge di più e proprio da una sua iniziativa arriva il corner del pareggio rossoblù.

Strootman 6 - Prova positiva per l'olandese, che contrasta bene i forti rivali interisti in mediana per poi inserirsi qualche volta negli ultimi metri. Dal 61' Malinovskyi 6 - Gioca una buon ripresa, senza accendere in modo eccessivo il centrocampo di Gilardino.

Badelj 6,5 - Oltre a fungere da schermo davanti alla difesa e a dare il via a diverse azioni, talvolta non disdegna la conclusione da fuori area.

Frendrup 6,5 - Più che farsi vedere con giocate degne di nota, fa sentire la sua presenza a centrocampo limitando lo sviluppo della manovra dell'Inter.

Martin 6,5 - Regge bene il duello con Darmian, alternando momento in cui spinge di più ad altri di maggiore pensiero al contenimento. Dal 78' Messias sv.

Gudmundsson 7 - Fa un lavoro più oscuro rispetto ad altre partite, andando a schermare Calhanoglu. Mette comunque la sua qualità al servizio della squadra, battendo al meglio il corner dell'1-1 di Dragusin. Più libero di inventare nel corso della ripresa, risultando nel complesso uno dei migliori.

Ekuban 5,5 - Lotta e s'impegna, ma negli ultimi metri non è sempre lucido nel fare la scelta decisiva. Tra i meno in evidenza. Dal 61' Retegui 5,5 - Torna in campo dopo l'infortunio, mostrando di essere in ritardo di condizione e non incidendo come vorrebbe.

Alberto Gilardino 6,5 - Il suo Genoa si conferma la bestia nera delle grandi, soprattutto tra le mura amiche. Prestazione gagliarda dei rossoblù, che limitano il potenziale dell'Inter come poche altre squadre in questa stagione.

Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia

Sommer 5 - Quarantotto minuti per il primo intervento, che non è una parata ma sono due mani che si afflosciano sulla conclusione aerea di Dragusin. Seconda serata no a distanza di mesi da quella col Sassuolo, in mezzo a tante sì: gliela si può perdonare.

Bisseck 6 - La notizia è lui: per la seconda volta di fila, pur avendo Pavard a disposizione, Inzaghi preferisce il tedesco. Si prende qualche libertà di troppo palla al piede, ma risponde ancora una volta presente. (Dal 90' Pavard s.v.).

Acerbi 6 - "Sua" la miglior palla gol del Genoa nel primo tempo, una deviazione con la testa che per poco non beffa Sommer. Anche Martinez gli dice di no quando la punta giusta. Dietro qualche scricchiolio senza tracolli.

Bastoni 6,5 - Tra i migliori in assoluto, in una serata non proprio di bellezza complessiva. Convincente dietro, le solite connection palla al piede.

Darmian 5,5 - Gara numero 250 in Serie A per l'infaticabile nerazzurro: non la migliore, non la peggiore, con qualche difficoltà su Martin. (Dal 79' Dumfries 5,5 - Non giocava da un po' e si vede).

Barella 6 - Finché c'è, il migliore del terzetto di centrocampo nerazzurro. Non sempre fa quello che gli chiede Inzaghi su Martin, ma si rende protagonista in più di un'occasione, compreso il tiro da cui nasce il vantaggio di Arnautovic. (Dal 79' Frattesi 5,5 - Diamogli l'attenuante dell'influenza settimanale).

Calhanoglu 5,5 - Chiude il 2023 lontanissimo dai suoi standard abituali. Una mezza idea su punizione e poco altro.

Mkhitaryan 5,5 - Più pasticcione del solito palla al piede, a partire da quando spreca un bel filtrante di Arnautovic. (Dal 90' Klaassen s.v.).

Carlos Augusto 5 - Dragusin se ne libera e ascende a firmare il gol del pari che è una doccia abbastanza fredda per come e quando arriva: marcatura rivedibile è dire poco. Non ripaga Inzaghi con una fase offensiva all'altezza.

Thuram 5 - Col Lecce era apparso sottotono, a Marassi conferma la stessa sensazione e va oltre. Senza processi o drammi, la peggiore partita di Tikus da quando è all'Inter. Da lui, ormai, ci si aspetta sempre ben altro

Arnautovic 7 - Il tacco col Lecce come l'illuminazione sulla via di Damasco: in attesa del gol veste i panni dell'assistman. Nel primo tempo costruisce almeno tre occasioni da per i compagni, che non concretizzano: capita l'antifona, sblocca col tap-in la partita e il suo campionato. Per la cronaca, aspettava questa rete da 14 anni. (Dal 71' Sanchez 5,5 - Entra? Non entra. O almeno, non si sente).

Simone Inzaghi 5,5 - Scelte e cambi, alcuni dei quali arrivano molto tardi, lasciano qualche dubbio. Ha attenuanti: senza Lautaro e Dimarco tutto è più difficile, per di più ha diversi elementi non al top. Nelle serate così, emerge il vero grande difetto della sua Inter, una meravigliosa fuoriserie quando le cose vanno secondo i programmi. Un piano B convincente, però, non arriva mai.


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