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Gasperini: "Vorrei un trofeo come premio ai miei giocatori. Hanno fatto qualcosa di unico"

di Lorenzo Di Benedetto

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha parlato a Sportmediaset alla vigilia della sfida contro la Juventus valida per la finale di Coppa Italia: "Noi favoriti? Sappiamo benissimo che sarà difficile. Incontriamo una squadra molto forte che ultimamente non ha avuto i risultati che voleva ma il cui valore non si discute. Speriamo fortemente che possa essere la volta giusta per noi, alla terza finale in cinque anni".

Cosa significherebbe vincere un trofeo?
"Sarebbe una consacrazione ma quello che abbiamo fatto a Bergamo è sotto gli occhi di tutti. Non è una coppa che certifica. Sarebbe bello vincere l'unica coppa che questo club ha già vinto nella sua storia. Il trofeo più bello è comunque portare qui 23.000 bergamaschi e dare grande felicità".

In gara secca cosa cambia?
"Difficile fare previsioni. Ultimamente abbiamo visto partite dove non sempre chi gioca meglio vince. Pesano gli episodi e dovremo essere bravi a portarli dalla nostra parte".

Coppa Italia ed Europa League. Può vincerle entrambe l'Atalanta?
"Sicuramente ci proveremo. La Coppa Italia era la coppa che pensavo e ho sempre pensato potesse essere la più semplice da vincere, visto che puntare a scudetto o Champions è impossibile. Ora però non nascondo che dopo essere arrivati in finale di Europa League sarebbe bellissimo portarla a casa, visto che ha un livello internazionale importante".

Quanto le fanno piacere le parole di De Laurentiis e quelle dei tifosi dell'Atalanta che vorrebbero averla a vita a Bergamo?
"Sono attestati di stima che fanno sempre piacere, arrivano da tutte le parti. Ma io giro tutto alla società, all'ambiente e in primis ai giocatori. Vorrei che fossero premiati con una vittoria, hanno fatto qualcosa di unico".


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