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Franco Ordine: "Al Milan serve Ibra. Gli scettici sul rapporto con Pioli hanno poca memoria"

di Ivan Cardia

"Al Milan serve Ibra, è l'anello mancante". Sulle pagine del Corriere dello Sport, Franco Ordine scrive così del momento dei rossoneri e del possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic a Milanello: "Dicono i maliziosi: siamo sicuri che Pioli sia d’accordo? Aggiungono gli scettici: ma a cosa servirebbe, a fare il badante o il commissario del tecnico? Sul primo quesito, la risposta è nota e scontata da tempo ma sono in pochi a conservare una discreta memoria. Storicamente, il ritorno di Ibra a Milanello avvenuto dopo lo 0-5 di Bergamo con l’Atalanta, fu l’inizio dell’attraversamento del deserto. Con Pioli istituì fin da allora un proficuo e sincero sodalizio, spesso anche polemico perché è così che si può lavorare fianco a fianco senza concedere niente all’ipocrisia. […]

È pensabile che tutto il Milan che conta si sia mosso con Ibra senza aver ascoltato il parere di Pioli? Assolutamente no. Vi ricordate come fu accolto Zlatan a Milanello quando di recente si presentò dopo la batosta nel derby e a poche ore dalla sfida di Champions con il Newcastle? Registrammo abbracci, sorrisi e qualche parolina giusta.  
 
Avere Ibra a lavoro a Milanello significa avere qualcuno dotato di carisma, esperienza, e conoscenza dei singoli oltre che dell’ambiente, capace di intervenire al momento giusto. […] L’ultimo quesito sul tema è il seguente: perché, se son tutti d’accordo, Ibra non decide allora di rimettersi in auto puntando su Milanello? Perché dopo anni vissuti da recluso tra gli orari degli allenamenti e dei viaggi, delle partite e dei ritiri, si sta godendo una libertà mai assaggiata prima, gli affetti famigliari trascurati e l’interesse per i suoi nuovi business milanesi".


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