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ESCLUSIVA TMW - Kilmarnock, Branescu: "In Scozia ripartenza improbabile. E Celtic campione"

di Raimondo De Magistris

Laurentiu Branescu, portiere classe '94, è sbarcato nel mondo Juventus giovanissimo. Era il 2011 quando l'estremo difensore rumeno, allora 17enne, venne acquistato dal club bianconero e da allora dopo qualche esperienza in Serie B è per lui iniziato il giro d'Europa, un prestito dopo l'altro. Ungheria, Cipro, Romania, Croazia, Lituania e Scozia, dove è approvato la scorsa estate per vestire la maglia del Kilmarnock.

Come hai trascorso questo periodo?
"L'ho trascorso bene, per fortuna. Sono tornato in Romania a meta marzo appena ci hanno dato l'ok per rientrare. Ho passato 14 giorni con la mia famiglia in isolamento e dopo ho cercato di stare più in famiglia, cercando di aiutarla in tutti i modi che potevo. Purtroppo ho dovuto spostare anche il mio matrimonio al prossimo anno".

Quale è la situazione in questo momento in Scozia? Si tornerà a giocare?
"In Scozia hanno chiuso ufficialmente la seconda e la terza divisione. La Scottish Premier League ancora no, ma è improbabile che torneremo a giocare. Staremo a vedere, al momento il club ci tiene aggiornati e cerchiamo de allenarci più possibile a casa. A me piacerebbe tornare a giocare ma la vedo dura".

E il titolo?
"E' difficile che i Rangers possano raggiungere il Celtic. Dovranno prendere delle decisioni sulla partecipazione alle coppe europee il prossimo anno, ma sul titolo non credo ci siano grossi dubbi".

Ti sei trasferito al Kilmarnock la scorsa estate in prestito dalla Juve. Cosa ti è piaciuto di più del calcio scozzese?
"L'atmosfera negli stadi, senza dubbio. Ci sono sempre molti tifosi e il clima è molto bello".

Il 30 giugno scade il tuo contratto con la Juve, oltre a quello col Kilmarnock.
"E' vero, ma ora non ci sto pensando. Spero solo che quanto prima si possa tornare alla normalità. Non c'è fretta, deciderò con il mio procuratore Claudio Mosso il mio futuro nelle prossime settimane".


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