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Cragnotti: "Eriksson signore di altri tempi. Sempre stato lontano dalla negatività"

di Andrea Piras

Nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna de Il Messaggero, l'ex presidente della Lazio Sergio Cragnotti ha ricordato Sven Goran Eriksson, scomparso ieri e tecnico della Lazio che vinse il secondo scudetto della sua storia: "Quando lo contattammo - ha esordito l'ex numero uno biancoceleste - espresse subito grande interesse per la mia offerta e per i programmi che gli avevo prospettavo. Volevo vincere e lui poteva essere l’uomo giusto.

Così riuscì a liberarsi e lo riportammo a Roma. E’ stato veramente un grande allenatore, perché oltre a lavorare sul campo riuscita ad agire anche come psicologo. Altrimenti chi li avrebbe tenuti a bada tutti quei campioni che avevo comprato. Sapete cosa mi disse? Presidente, lei prenda subito Mancini, Mihajlovic e Veron e vedrà che io con la Lazio vinco lo scudetto.

Anche nei momenti più difficile, parlo sempre dal punto di vista sportivo, lui riusciva a sdrammatizzare. Era un grande personaggio, un signore di altri tempi. Onesto ed educato. Dopo lo scudetto perso nel 99 c’era lo sconforto? Non sul volto di Sven, che riusciva a sorridere lo stesso. Come avete visto e sentito nel corso dei suoi ‘saluti’. Eriksson è sempre stato lontano dalla negatività. Riusciva a scovare risvolti positivi nelle notizie peggiori".


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