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Conte promuove il nuovo vestito del Napoli. Anche in Coppa Italia chance per il 4-2-3-1

di Simone Bernabei

Antonio Conte è andato oltre il proprio credo calcistico. Da anni oramai, una volta accantonato il famoso 4-2-4 degli inizi, l'attuale tecnico del Napoli ha impostato le sue squadre con un'idea di calcio ben precisa. Difesa a tre come base da cui partire, due esterni di centrocampo e giocatori tecnici a comporre un tridente d'attacco.

Con la Juventus però l'ex Inter ha modificato il proprio schema di base, passando ad un 4-2-3-1 che per lunghi tratti ha ben impressionato. E, salvo sorprese, questo vestito lo si vedrà anche nella sfida di Coppa Italia contro il Palermo di giovedì. "Non ho cambiato modulo per limitare la Juventus. Con il 3-5-2 ammazzerei troppi calciatori. Un allenatore si adatta alle caratteristiche dei giocatori, c'era l'intenzione di non lasciare il pallino del gioco in mano alla Juventus. Lukaku deve ancora entrare in condizione, quella condizione che pretendo io. Con la rosa che abbiamo a disposizione il 4-2-3-1 è quello più semplice anche per le alternative, con il 3-4-2-1 sarebbe stato più difficile. Sono moderatamente soddisfatto, abbiamo fatto bene dietro ma davanti potevamo sfruttare meglio qualche situazione", ha spiegato l'allenatore del Napoli dopo lo 0-0 con la Juventus.

E proprio in vista della Coppa Italia, come detto, il Napoli dovrebbe schierarsi ancora col 4-2-3-1. Anche perché per quella sfida Conte ha in programma un massiccio turn over, schierando tante delle teoriche seconde linee. E prendendo spunto dalle sue parole, quando parla di "4-2-3-1 più semplice anche per le alternative", ecco che il nuovo modulo del Napoli sembra avere sempre più consistenza anche in prospettiva futura e non solo legandolo alle singole partite e ai singoli avversari.


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