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Biraghi: "Non serviva il rinnovo per sentire la fiducia della Fiorentina. Parisi? Bene sia arrivato"

di Dimitri Conti

Cristiano Biraghi, difensore e capitano della Fiorentina, parla ai canali del club: "La fiducia la sento comunque, non è di certo un rinnovo a farmi cambiare idea o pensiero nei confronti della società. Normale che faccia piacere, metti nero su bianco un legame e può essere una garanzia in più ma ciò che c'è tra me e l'ambiente, la città e la società va oltre a dei fogli scritti. Di sicuro è uno stimolo in più, sono parte del progetto a lungo termine. Ho firmato un triennale, tra tre anni avrò 34 anni".

Potrebbe terminare a Firenze la sua carriera?
"Ormai è qualche anno che lo dico e la società ne è al corrente. Con questo rinnovo anche la società pensa lo stesso. Essendo in una piazza molto esigente, per i giovani e i nuovi arrivati è importante avere un punto di riferimento nello spogliatoio. Io sento di poterlo fare e di starlo facendo, poi a 34 anni sarebbe difficile andarmene. E nella mia testa non è mai passato di cercare nuove avventure".

Ora arriva Parisi.
"Si dice sempre che bisogna guardare quelli più bravi di noi, quindi chi ci è arrivato davanti. E le loro rose sono tutte molto ampie, con ventidue-ventitré titolari di livello. Lo scorso anno abbiamo giocato 60 partite, in questo spero che giocheremo in Conference e ne potremo fare altrettante: serve che tutti stiano bene e che ci sia un livello alto. In ogni grande squadra c'è concorrenza, sono contento sia arrivato per il bene della Fiorentina e questo deve essere il pensiero di tutti".

Come ha accolto i nuovi arrivi da capitano?
"Intanto ci siamo presentati, abbiamo dato loro il benvenuto. Devono capire bene com'è l'ambiente ma cerchiamo di essere subito ospitali sperando di farli inserire al più presto e dar loro una prima bella impressione. Con questo centro sportivo è molto più facile che sia ottima...

Un ricordo del 2022/23.
"Penso che la scorsa stagione sarà ricordata a Firenze anche tra venti-trent'anni. E anche questa sarà molto positiva, anche se abbiamo ancora una ferita aperta e non sarà semplice fare meglio dell'anno scorso. Sappiamo che Firenze è una piazza esigente, noi partiamo col presupposto di voler fare meglio e per questo è importante aggiungere giocatori che alzino il livello della squadra. È rimasto il mister assieme a tanti giocatori, due anni fa con il suo arrivo abbiamo posto la base".

Come si trova al Viola Park?
"Stamani ho visto Arthur, uno che ha giocato nelle squadre tra le più blasonate al mondo, e mi ha detto che non ha mai visto un centro sportivo del genere. Questo deve essere motivo di grande orgoglio, ringraziamo il presidente Commisso e la società per aver messo a disposizione tutto questo, strutture così portano tanti miglioramenti, rendono il più appetibile e ti fanno capire che devi sempre andare oltre il tuo limite".


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