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Venezia, la prima vittoria lo conferma: la strada indicata da Di Francesco era giusta

di Daniele Najjar
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L'impressione che la strada fosse quella giusta, il Venezia l'aveva data ben prima di trovare a sua prima vittoria in Serie A. Perché contro Lazio, Fiorentina e Torino era stato proprio questo il sentore, che la sciagurata trasferta di Milano non poteva cancellare. Il fatto è che i lagunari sanno dal primo momento di partire dalle retrovie e forse dall'ultima fila. Lo dice il curriculum dei giocatori, lo dice la campagna acquisti che non poteva portare i colpi milionari di altre squadre e che è stata fatta con ciò che si aveva, ma pensando sia all'oggi che al domani. Ed il tutto era stato affidato a Di Francesco, che la società ha avuto la forza non di confermare, ma proprio di non mettere mai in discussione, dopo la partenza delicata. Cosa che da altre parti non hanno fatto (vedi la Roma) e che ieri ha premiato.

Di Francesco saldo nelle sue convinzioni: è stato premiato.
Certo, rimanere saldi nelle proprie convinzioni non era facile dato che la classifica diceva che il Venezia, prima della sfida con il Genoa, era solo all'ultimo posto, ad 1 punto. Invece nel pomeriggio del Penzo è andata in scena una vera festa liberatoria per Pohjampalo e compagni. Rovinata soltanto dal bruttissimo infortunio occorso a Malinovskyi: sono stati momenti di apprensione in tutto lo stadio. Si vede che questa squadra non ha ancora i meccanismi oliati e che è all'interno di un percorso. Se poi il percorso prevede l'inserimento di giocatori che non hanno alcuna esperienza in A, si capisce bene come non possa che richiedere tempo e pazienza.

No, Malinovskyi non c'entra: il Venezia ha cercato la sua prima gioia.
Lo scossone emotivo subito dai rossoblu però non basta a spiegare il fatto che il Grifone nel secondo tempo non si sia visto. Perché già nel primo tempo, ad esclusione di una occasione per Vitinha, la squadra di Gilardino aveva faticato sempre di più a presenziare la trequarti avversaria. La ripresa era infatti iniziata con un Venezia sempre più convinto di voler segnare. Ciò che non è affatto scontato è la forza con la quale gli arancioneroverdi hanno saputo continuare nel proprio arrembaggio dopo il rigore sbagliato da Pohjanpalo. Una bella botta, con i fantasmi della beffa che si iniziavano ad intrufolare per i corridoi e gli spalti del Penzo.

La fortuna stavolta premia Di Francesco. Che però se l'è meritata.
Alla fine invece il gol tanto atteso (che mancava dal 3' minuto della partita d'esordio contro la Lazio) è arrivato nel modo più assurdo, con quel cross di Busio (lui lo ha definito tiro-cross...) che è carambolato sul palo e poi in rete. Fortunato sì, ma la fortuna ti premia se sei lì a provarci ed il Venezia c'è stato per tutto il secondo tempo e gran parte del primo. Centesima vittoria in Serie A per Di Francesco, alla trecentesima panchina. Gol alla centesima presenza con il Venezia per Busio. Numeri che sono la ciliegina sulla torta di una giornata felice per il Venezia, che vuole dire a tutti di non essere la squadra materasso del campionato e che venderà cara la pelle.

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Domenica 22 Settembre 2024
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