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Bergomi: "Oaktree vuole un'Inter competitiva. Tre gli incedibili e prenderei un difensore"

di Pierpaolo Matrone

Giuseppe Bergomi, bandiera dell'Inter, all'indomani del passaggio di proprietà, da Suning a Oaktree, si è soffermato sulle vicende di casa nerazzurra in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Mi sembra di capire che mantenere l'Inter competitiva sia nell'interesse soprattutto della nuova proprietà. Ormai da anni viene fatto un mercato che chiude in parità o addirittura in positivo. Gran parte della dirigenza di fatto era in autogestione già da un po'".

Se invece la nuova proprietà decidesse di virare su un progetto più giovane?
"Non credo che la piazza potrebbe accettarlo. Marotta ha scelto la strada di prendere qualche buon giovane ma anche dei parametri zero sui 30 anni e già abituati a vincere. Non vedo perché si dovrebbe cambiare proprio ora".

La rosa andrebbe confermata in blocco o ci sono elementi più incedibili di altri?
"Alcuni giocatori sono imprescindibili, a cominciare da Lautaro. Oltre all'argentino, penso a Barella e Calhanoglu, tutti imprescindibili".

Non ha nominato Thuram, il più a rischio perché frutterebbe una plusvalenza enorme.
"Il francese è il quarto della mia lista... Per gli 85 milioni della sua clausola mi siederei al tavolo, come per chiunque altro. Ormai il calcio è questo. Ma Marcus è stato fondamentale anche all'interno dello spogliatoio".

E se invece Oaktree decidesse per un investimento che Zhang non poteva più fare?
"Andrei su un difensore diverso dagli attuali, veloce e capace di difendere anche a campo aperto. Acerbi e De Vrij me li tengo stretti, ma devo pensare anche al futuro".


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