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Atalanta-Inter 1-2, le pagelle: Lookman spina nel fianco, Lautaro rompe il proverbio

di Ivan Cardia

ATALANTA-INTER 1-2
(61' Scamacca; 40' Calhanoglu, 57' Lautaro)

Le pagelle dell'Atalanta -

Musso 5,5 - A valanga su Darmian, a dire il vero non tanto pericoloso da meritarsi il ko. Può poco sul capolavoro di Lautaro, presente su Dumfries nel fiale.

Scalvini 5,5 - Osservato speciale sul mercato, in campo dopo un recupero lampo: si sente e si vede. Sbavature in difesa, non sempre preciso in possesso del pallone. (Dal 63' Toloi 4,5 - A fari spenti nella notte. In mezz'ora rimedia due gialli e spegne sul nascere ogni velleità di pareggio da parte dei suoi).

Djimsiti 6 - Rovina il suo 100 per cento di duelli aerei perdendone uno. È comunque quello che sbaglia meno lì dietro.

Kolasinac 6 - Ruvido, più di una volta anche ai limiti del regolamento, quel tanto che basta a domare la furia di Thuram. (Dal 55' Pasalic 5,5 - Un po' dovunque, un po' da nessuna parte. Regala poco alla serata).

Zappacosta 6 - Mette in difficoltà Dimarco nella prima parte di gara: affondi e cross a ripetizione. Si perde col passare dei minuti. (Dal 55' Hateboer 5 - Entra e l'opposizione al tiro di Lautaro è molle molle, lì davanti costruisce poco e nulla, nel finale fa un sol boccone del pallone che potrebbe valere il pari).

De Roon 6 - Macina e insegue, spesso col fiatone, i centrocampisti avversari.

Ederson 5,5 - Perde la palla vagante che Lautaro trasforma nel capolavoro del 2-0.

Ruggeri 5,5 - Darmian gli sbuca alle spalle in occasione del vantaggio interista: disattenzione grava, non rimediata dopo una gara di buona applicazione.

Koopmeiners 6 - A tutto campo, come piace a lui e anche a Gasperini. Non sempre incisivo come sa essere. (Dall'80' De Ketelaere s.v.).

Lookman 7 - Spina nel fianco di tutta la difesa dell'Inter: finché è in campo quasi tutte le occasioni pericolose della Dea passano dalle sue iniziative, compreso il gol di Scamacca che rinnova le speranze del Gewiss Stadium. (Dall'80' Muriel s.v.).

Scamacca 6,5 - Poteva giocarla da ospite: storie di mercato, gli occhi della tigre per fare male a chi l'ha corteggiato in estate. Ci riesce, di rapina o quasi, anche se non ripete. Quinto gol in campionato, mica male.

Gian Piero Gasperini 5,5 - Lui dall'altra parte c'è stato, anche se è durata davvero troppo poco. Come l'anno scorso: mette in difficoltà Inzaghi, ma alla fine vince Simone. Persino sul suo terreno, che non è quello di Bergamo ma dei duelli uomo su uomo e dell'intensità. I cambi, molto offensivi, non ripagano.

Le pagelle dell'Inter -

Sommer 7 - Finisce senza clean sheet ed è quasi una novità. Senza parate clamorose, mette i guantoni ed è anche lui a firmare i tre punti d'oro dell'Inter.

Pavard 5,5 - Fa tremare tutta l'Inter col suo ginocchio sinistro, anche se i successivi accertamenti tranquillizzano. Mezz'ora di fatica: Lookman gli gira attorno e s'infila nei vuoti tra i reparti dell'Inter, creando non pochi problemi alla retroguardia di Inzaghi. (Dal 33' Darmian 7 - Entra e conquista il rigore che sblocca la partita, sull'avversario diretto si applica con ben altro piglio rispetto al francese).

De Vrij 6,5 - L'anno scorso, in una gara del genere, Inzaghi avrebbe rinunciato ad Acerbi centrale? No, e la risposta sta nelle prestazioni dell'olandese, che anche stasera soffre poco e nulla, pure al cospetto di Scamacca.

Acerbi 6,5 - Prova pure a fare il Bastoni con alcune sortite offensive. Dietro, nonostante il valore dell'avversario, le sbavature stanno a zero.

Dumfries 6 - La pecca, e per carità non è poco, sta nel gol che si divora a tu per tu con Musso: poteva evitare dieci minuti d'ambasce nel finale. Più compassato rispetto alla versione Maicon ammirata contro la Roma.

Barella 6,5 - Indossa molto presto il turbante alla Chiellini, si spende e si spande in mezzo al campo: non sempre efficace, bello il filtrante per Dumfries nel finale.

Calhanoglu 7,5 - Il gol che sblocca la partita lo costruisce lui, dall'inizio alla fine: il lancio al bacio per Darmian, il rigore che neanche il volo di Musso basta a sventare. Centro di gravità permanente dell'Inter. Meno illuminante, se non per gli avversari, il retropassaggio che mette in difficoltà Dimarco. (Dall'86' Asllani s.v.).

Mkhitaryan 7 - Ha la grande qualità di mantenere gli standard anche mentre gli altri attorno a lui vivono di alti e bassi. Recupera e costruisce il pallone che Lautaro trasforma nel raddoppio, manda in porta Dimarco. Ogni volta ricorda perché Inzaghi non rinuncia mai a lui. (Dal 70' Frattesi 6 - Nella mischia, più che domarla, un po' si perde).

Dimarco 5,5 - Sotto il treno Zappacosta in avvio, gli prende le misure e conquista campo in progresso di gara, sfiorando anche la rete. Il fallo di Lookman sul 2-1 di Scamacca, seppure non giudicato tale dall'arbitro Sozza, è solare ma non alleggerisce l'ingenuità del biondo mancino. (Dal 70' Carlos Augusto 6 - Tiene il campo, senza ghirigori, quando all'Inter interessa solo portarla a casa).

Thuram 5,5 - Inzaghi non lo toglie più, anche se oggi si poteva forse osare. Una sola sfuriata delle sue, quando a suon di dribbling semina il panico nell'area orobica.

Lautaro 7 - Non segna da due partite e la cosa fa notizia perché non gli capitava da aprile. C'è due senza tre: di gol ne fa due, uno annullato per questione di centimetri e l'altro bellissimo. Per il resto, il refrain della sua carriera: quanto lavoro sporco e intelligente al servizio dei compagni. (Dall'86' Sanchez s.v.).

Simone Inzaghi 7 - Squadra che vince si cambia… poco. Schiera l'undici delle serate di gala, o quasi, lo cambia quando serve e questa è forse la vera grande novità della stagione. Bello l'attestato di stima per Asllani nel finale: ha più fiducia nella sua squadra e si vede. Nove su undici in campionato: solo conferme.


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