.

Polverosi sulle strategie di mercato viola: "Il centravanti sì, ma senza vendere Nico"

di Paolo Lora Lamia

In un fondo sul Corriere dello Sport, il giornalista Alberto Polverosi ha parlato del mercato estivo della Fiorentina: "La prima necessità è una soltanto: il centravanti. Lo hanno detto i dirigenti anche nella famosa conferenza stampa, Pradé si è scusato per non essere riuscito a trovare un degno erede di Vlahovic. In due anni e mezzo ne sono passati cinque/sei/sette, Cabral, Jovic, Piatek, Nzola e Belotti, a cui si potrebbero aggiungere Kouame (impiegato anche come ala) e Beltran (impiegato soprattutto come trequartista), senza che nessuno abbia risolto il problema".

Prosegue: "L’ottavo centravanti post-Vlahovic non può essere più un errore. Non solo: il nuovo attaccante della Fiorentina dovrà aggiungere i propri gol a quelli di Nico Gonzalez e non sostituirli. Economicamente parlando, se per acquistare il numero 9 risolutore saranno investiti i soldi dell’eventuale cessione dell’argentino, Palladino si ritroverà punto e daccapo. Quindici/venti reti (auspicabili) di un centravanti al posto delle dodici reti (cifra di quest’anno) di Nico significano un miglioramento ridotto a briciole di pane".

Su cosa serve a centrocampo: "Poiché pensando al Monza del nuovo allenatore viola si pensa comunque a una squadra ispirata da criteri calcistici di qualità, per proseguire nel miglioramento indicato dai dirigenti viola è necessario un centrocampista di spessore tecnico, uno dal gioco lungo, con una visione ampia della manovra e non ristretta come quella di Arthur, ottimo palleggiatore orizzontale. E’ un tipo di giocatore che ogni squadra fra quelle di vertice possiede: Calhanoglu, Reijnders (e Bennacer), Locatelli (e Fagioli), Freuler, De Roon, Cristante (e Paredes), Rovella (e Cataldi) e Lobotka. Iniziare l’azione con qualità significa renderla più ricca, più incisiva ed efficace".


Altre notizie