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Il Milan si illude, poi butta due punti al "Maradona". E la frustrazione degli interpreti aumenta

di Gaetano Mocciaro

Il Milan butta al vento una partita che dopo il primo tempo sembrava già vinta. L'errore originale, al "Maradona", è non aver chiuso i primi 45' con un divario più ampio. E alla fine i due gol non bastano perché la reazione del Napoli sin dai primi minuti del secondo tempo ha portato i suoi frutti: finisce 2-2 e il Milan si ritrova terzo in classifica, ora dietro anche alla Juventus.

La nota positiva è il ritorno al gol di Olivier Giroud che fra campionato e Champions League era rimasto a digiuno per 8 partite. Due gol di testa in 9 minuti per il francese e Milan che riscopre il piacere di segnare in questa modalità, non succedeva da 5 mesi e l'autore anche in quel caso fu Giroud. Di buono anche da segnalare la reazione della squadra dopo i due ko contro Juventus e Paris Saint-Germain: un Milan che è sceso in campo a Napoli senza paura sin dalle prime battute della partita.

Note dolenti, l'incapacità di gestire il vantaggio e, anzi, spaventarsi non appena il Napoli ha accorciato le distanze, favorendo così la rimonta. Un Milan che torna a casa con altri giocatori infortunati: Kalulu lascia dopo 19', Pulisic per precauzione viene lasciato negli spogliatoi dopo il 45' e persino Pellegrino, subentrato al francese, non è in grado di finire la partita. Non sfugge inoltre un certo nervosismo nella squadra, con Giroud e Leao visibilmente contrariati per la sostituzione e con il centravanti che a fine partita ammette candidamente come la squadra non sapesse se attaccare ancora o difendere dopo il gol dell'1-2. Stefano Pioli a fine partita evidentemente deluso per un successo che non è arrivato, soprattutto per un'altra partita in cui non è stata sfruttata nel migliore dei modi la mole di azioni create.


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