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Roma Femminile, Bartoli sul 2021: "Più consapevolezza: sono usciti fuori i nostri punti di forza"

di Claudia Marrone

Alla fine del 2021, in casa Roma Femminile è capitan Elisa Bartoli a fare il punto della situazione. Partendo dalla gara di Supercoppa contro la Juventus che lo scorso gennaio, per le giallorosse è stata un punto di svolta: "È stata una partita che ci ha fatto prendere consapevolezza. Ci ha fatto capire che credendoci con unione, umiltà, sacrificio e con un pizzico di speranza, puoi mettere in difficoltà anche la squadra più forte del campionato. Arrivare al 114’ e perdere per un cross e un colpo di testa è stata dura. Al fischio finale ho visto Tecla Pettenuzzo in lacrime, mi sono avvicinata e le ho detto che non doveva piangere, saremmo dovute uscire dal campo a testa alta per la grandissima partita che avevamo fatto. Quella partita ci ha dato forza, dimostrando quanto valessimo realmente. La squadra aveva bisogno di alcuni mesi per lavorare insieme, formarsi, trovare quell’unione che serve sempre negli sport di squadra. A gennaio con l’arrivo di Elena Linari è arrivata una spinta in più, perché lei ha portato la sua professionalità, la sua esperienza e la sua voglia di vincere che si è aggiunta alla nostra. Da gennaio è aumentata la consapevolezza e sono usciti fuori i nostri punti di forza".

Dopo un successivo lungo excursus sulla stagione, ecco il commento al campionato e alla vittoria della Coppa Italia, primo trofeo della storia della Roma femminile: "Analizzando in modo razionale il campionato, avevamo perso molti punti e avevamo capito che il secondo posto e la qualificazione in Champions League non erano più raggiungibili. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma eravamo anche concentrate sulla Coppa Italia perché volevamo vincerla. E quella è stata una serata che ha racchiuso tanti momenti di felicità ma anche un po’ di malinconia perché con quella partita si sono chiusi dei cicli. Abbiamo vinto il nostro primo trofeo, ma è stata anche l’ultima panchina di Betty Bavagnoli e l’ultima partita di Rosalia Pipitone con noi. Durante i festeggiamenti abbiamo provato una gioia immensa anche per loro che chiudevano il loro capitolo in quel modo".

C'è stato poi anche il cambio in panchina, con l'arrivo di Alessandro Spugna: "Avevo seguito coach Spugna quando era all’Empoli e mi piaceva il suo modo di far giocare la squadra e la mentalità che era riuscito a trasferire alle calciatrici. Prima che arrivasse avevo quindi buone sensazioni, quando l’ho conosciuto mi ha fatto subito una buona impressione. Non è una cosa scontata perché per me il primo impatto è sempre molto importante, capisco da lì se una persona mi piacerà o meno. Ora che lo conosco, lo posso confermare. È una persona solare, che riesce ad alleggerire la situazione quando serve, mi ritrovo nelle sue idee di calcio e la mia opinione su di lui è molto positiva".

Sul ritorno dei tifosi allo stadio: "I nostri tifosi sono la cosa più bella che c’è. Ci sono mancati tanto e al Derby, con quella coreografia, ci hanno lasciato senza parole. Il pubblico ci dà tanta forza, anche le nuove arrivate sono rimaste molto sorprese perché non si aspettavano un tifo così, nel femminile poche volte si è visto una cosa del genere. Posso solo dire GRAZIE ROMA".


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