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Juve, Calvo: "Calcio femminile enormemente indietro rispetto al resto d'Europa"

di Tommaso Maschio

“Per il calcio femminile siamo partiti insieme agli altri paesi europei ma dopo pochi anni siamo già enormemente indietro”. Parole lapidarie e senza appello quelle di Francesco Calvo, Managing Director Revenue & Football Development della Juventus, nel corso dell'intervento alla 7° Commissione permanente del Senato (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) nell’ambito delle audizioni che stanno proseguendo sulle “Prospettive di riforma del calcio italiano”.

"La Juventus fa parte di un sistema che investe in settori di sviluppo che non hanno altri sostegni come quello giovanile e femminile – ha poi aggiunto Calvo –. Nel comitato di controllo della FIFA i club non hanno alcuna rappresentanza, mentre in quello della UEFA sono solo tre. I club sono gli unici ad assumersi il rischio di impresa. Per esempio, nell’anno dei mondiali i club avranno a disposizione i calciatori solo per il 75%, tempo di riposo incluso. Per il 25% non saranno a disposizione dei club senza avere un incentivo economico".


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