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TMW RADIO - De Paola: "Juve, serve una rivoluzione: Via Allegri, Bonucci e tutti i dirigenti"

di TMWRadio Redazione

Nel corso dell'appuntamento odierno con L'Editoriale su TMW Radio è intervenuto l'ex Direttore di Tuttosport e del Corriere dello Sport Paolo De Paola. Queste le sue parole:

Una lettura sul Napoli capolista?
Il miracolo lo sta facendo Spalletti con il Napoli, ma questo lo avevo previsto. A Napoli era stata già bocciata la campagna acquisti e anche lo stesso Spalletti, ma poi parla il campo. Adesso alcuni colleghi sono stati costretti a fare una retromarcia, si sono dovuti ricredere. De Laurentiis è riuscito a fare una piccola-grande rivoluzione riducendo il monte ingaggi e le uscite, senza però diminuire il valore della rosa. I complimenti vanno anche a lui, ma soprattutto a Spalletti.

Juve in crisi, cosa resta dopo la sconfitta di ieri a Monza?
Non mi è piaciuta l’immagine dei giocatori sotto i tifosi ieri a Monza, un conto è chiedere scusa e un conto è andare alla gogna. Bonucci è l’emblema di quello che sta mancando, anche quando non gioca comunque condiziona e questa mentalità va sradicata dallo spogliatoio. Bisogna togliere determinati giocatori, vengono condizionati elementi come De Sciglio e Alex Sandro perché si limitano a fare il compitino. Anche la società ha delle responsabilità, Arrivabene di fatto ha delegittimato l’allenatore con quella battuta su Allegri. Mi auguro una rivoluzione nella dirigenza bianconera, da Arrivabene e Nedved fino ad Allegri. C’è pronto Montero? Si lanciasse subito Montero. Il cambio radicale è necessario, serve un allenatore in grado di far tremare i muri e che possa proporre un calcio moderno. Un cambio che possa coinvolgere anche giocatori come Bonucci che hanno portato una stagnazione nel gioco della Juventus.

Anche l’Inter lascia tante perplessità, cosa deve cambiare in casa nerazzurra?
Le proteste di Bastoni al cambio, ad esempio, non vanno bene e questa è una situazione da risolvere all'interno dello spogliatoio. Serve una figura alla Maldini, che anche i giocatori riconoscono e al Milan sta facendo la differenza. Bisogna chiarire poi la posizione dell’allenatore, far capire a tutti che Inzaghi è l’allenatore del presente e del futuro. Bisogna fare come fece Berlusconi con Sacchi davanti alla protesta degli olandesi.

Come esce il Milan dalla sconfitta di ieri contro il Napoli?
Il Milan spesso si sveglia tardi, questo succedeva anche lo scorso anno dove aveva bisogno di uno stress iniziale per poi organizzare una reazione. Questo è successo anche ieri, forse è l'unico difetto di una squadra che comunque sta offrendo un ottimo gioco, tra i più moderni. È sulla strada dello scudetto, rimane una delle squadre che gioca meglio in Italia.


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