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Eto'o: "Triplete con l'Inter il punto più alto nella mia carriera. Moratti un secondo papà"

di Ivan Cardia

"Quella squadra era come una famiglia, come una seconda casa”. Samuel Eto’o, intervistato da Sportmediaset, ricorda così l’Inter che dieci anni fa vinceva il Triplete: “Tutti uniti, dai cuochi ai magazzinieri. Questo era il nostro segreto. Mourinho rimarrà sempre nel mio cuore, una grandissima persona oltre a un grandissimo allenatore. Il Triplete è un ricordo straordinario anche perché l'ho vissuto con persone incredibili. Tutti i miei compagni, naturalmente, ma anche Massimo Moratti, che fu come un secondo papà nella mia vita".

Parole al miele per Moratti.
"Una persona su cui contare e che ha rappresentato un punto fermo in quegli anni. Non ho mai visto una persona tanto buona e tanto giusta in questo mondo. Devo ringraziare lui e tutti gli altri membri della dirigenza, perché per scrivere la storia noi abbiamo dovuto giocare, ma loro hanno dovuto lavorare moltissimo”.

Il retroscena sul suo arrivo.
"Materazzi mi inviò un messaggio per dirmi di venire all'Inter e fargli vincere la Champions, mentre Mourinho mi mandò la maglietta nerazzurra con il numero 9".

Cosa ha rappresentato il Triplete con l’Inter?
“È stato un onore. Il mio sogno era di vincere la Coppa del Mondo col Camerun e questo non è stato possibile. L’Inter però mi ha permesso di raggiungere un altro livello e per questo sarò sempre grato a questa squadra”.


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