Roma, obiettivo finale e col Bayer tornano Lukaku e Smalling
Un anno dopo in semifinale di Europa League è ancora una sfida tra Roma e Bayer Leverkusen. Molto, però, è cambiato rispetto a maggio scorso, sulle due panchine non c’è più la sfida tra maestro (José Mourinho) e allievo (Xabi Alonso), perché se lo spagnolo è saldo sulla panchina tedesca e fresco di titolo vinto in Germania, su quella giallorossa da tre mesi a questa parte è arrivato De Rossi per sostituire lo Special One. Ora centottanta minuti separano le squadre dalla finale di Dublino e se il Bayer vuole vendicare l’eliminazione dello scorso anno, i giallorossi puntano alla terza finale europea consecutiva, sperando in un esito diverso rispetto a quella della scorsa stagione a Budapest. Per questo già giovedì all’Olimpico ci sarà bisogno di tutti e oggi, alla ripresa degli allenamenti, sono arrivate le prime due buone notizie: Romelu Lukaku e Chris Smalling sono tornati ad allenarsi con il resto del gruppo. Superati, dunque, i rispettivi problemi muscolari che li hanno tenuti fuori negli ultimi impegni ed entrambi saranno titolari in coppa.
Da valutare nella rifinitura, invece, le condizioni di Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso ha svolto lavoro personalizzato per via di un lieve affaticamento. Da Trigoria parlano di una scelta solo “precauzionale” e che non preoccupa lo staff tecnico, con il sette giallorosso che dovrebbe essere regolarmente in campo dietro il tridente. De Rossi sta pensando anche se cambiare o meno il modulo, oggi ad esempio ha provato la difesa a "tre e mezzo", aggiungendo Smalling a Mancini e Ndicka centrali. Un modo per dare maggiore copertura contro una squadra che non perde da 46 partite e che ha dominato la Bundesliga.
Il Bayer, intanto, solamente domani sarà nella Capitale, mentre tra sette giorni lo spareggio finale sarà in Germania in un calendario che, per la Roma, è denso di appuntamenti. Non a caso le ultime ore a Trigoria sono state più agitate del solito, considerati i contrasti con la Lega che non ha potuto accogliere le richieste della Roma sul calendario per cercare di gestire meglio le energie in questo finale di stagione. Per De Rossi, però, è una storia chiusa, perché non vuole dare alibi alla sua Roma.