Genoa, il capolavoro di Gilardino: e presto la decisione sul futuro del tecnico rossoblù
La salvezza ormai in tasca, aritmeticamente da domenica sera ma di fatto da un po' di settimane, adesso si programma il futuro. E in casa Genoa la parola futuro fa rima con il dilemma shakespeariano che riguarda il futuro della guida tecnica. Il lavoro di Alberto Gilardino è sotto gli occhi di tutti, lapalissiano. Promozione al primo colpo dopo aver rimpiazzato Blessin nella stagione scorsa, campionato più che tranquillo quest'anno alla prima su una panchina di una squadra di Serie A. Serietà, cura dei dettagli e aver creato un DNA forte e riconoscibile sono alcuni dei pregi che sono venuti fuori in questa stagione e mezza alla guida dei rossoblù e l'ovazione che il "Ferraris" gli ha tributato ieri, la seconda dopo quella contro la Lazio, è la dimostrazione della bontà del suo lavoro.
Le parole di Gilardino
Ovviamente ora il discorso si sposta sulla questione rinnovo. La settimana che è iniziata l'altro ieri potrebbe essere quella decisiva per il confronto fra le parti ma ciò che traspare è cauto ottimismo circa la buona riuscita dell'operazione. "C'è grande affetto, stima e riconoscenza nei confronti della società, di questa piazza, di questa gente e di questa squadra - ha dichiarato lunedì sera nella conferenza stampa post-Cagliari il mister del Grifone -. Ricambiato. Io qua sto bene, lavoro bene. Mi auguro ci siano tutti i presupposti per andare avanti".
Le dichiarazioni di Zangrillo
Chi è sempre stato dalla sua parte è il presidente Alberto Zangrillo. Il numero uno rossoblù lunedì sera ha espresso la sua soddisfazione per l'operato del suo allenatore ma soprattutto ha voluto ancora una volta sottolineare l'ottimo rapporto fra i due: "E' in atto un discorso fluido e molto propositivo tra Alberto, il suo procuratore e il ds Ottolini, tutto alla luce del sole. C’è chi vuole arrivare prima allo scoop mettendo in difficoltà una parte o l’altra, ma io ribadisco che mi fido di Gilardino e vorrei continuare con lui, dopodiché però non sono il presidente padrone e lascio liberi i tecnici di agire".