Riccardo Cucchi contro la "privatizzazione" del calcio dei bambini
18 anni dopo, quello stesso campo che aveva sancito il trionfo mondiale degli azzurri ci rivela una verità fino ad oggi ignorata dai più: la scomparsa del talento nel nostro calcio.
È inutile girarci intorno. Il movimento non ha saputo creare campioni.
E non credo perché non ne nascano. Non ci sono talenti nel nostro calcio perché il talento non si coltiva.
Non è un caso che la squadra che ha vinto l'ultimo mondiale avesse in organico campioni come Pirlo, Del Piero, Totti.
L' ultima generazione non nata in "provetta".
La Spagna ci spiega come si fa: privilegiare la tecnica, non l'altezza, il fisico o la tattica.
La tecnica, come si fa nelle "cantere" spagnole.
Poi ci sono le responsabilità della Figc, di Spalletti, di chi è sceso in campo.
Responsabilità che non vanno ignorate.
Ma personalmente continuo a giudicare inaccettabile il processo di "privatizzazione" del calcio dei bambini. Giocano solo pagando. Perché questo sono le scuole calcio: un servizio a pagamento. E chi non può pagare non gioca. Forse bisognerebbe cominciare a riflettere su questi temi con coraggio.