La promozione in B, poi quattro dimissioni negli ultimi 7 anni. Baldini, che succede?
E dimissioni furono. Perché ieri, probabilmente dopo un confronto con la squadra con la quale non si era creato feeling, il Crotone ha fatto sapere che mister Silvio Baldini ha rassegnato le dimissioni da allenatore della prima squadra rossoblù (che ha poi richiamato Lamberto Zauli), dopo cinque gare che hanno portato ben quattro sconfitte, l'ultima della quali contro il Monterosi, penultima nel Girone C di Serie C. "È una partita che ti umilia e offende, e che ti mette nella condizione di capire che quello che stai facendo non viene recepito dalla squadra", le parole del trainer nel post gara.
Che pare piuttosto avvezzo alle dimissioni, soprattutto da quando ritorna in panchina dopo sei anni di stop. Sì, perché tanti sono serviti per vederlo dal Vicenza (dove era stato) alla Carrarese, dove approda nella stagione 2017-2018, sbandierando a più riprese di aver accettato l'incarico senza ricevere alcuno stipendio, ma avendo messo nel suo contratto soltanto una penale nel caso di esonero e un bonus promozione (situazione che pare però impossibile per le vigenti normative federali). Nei primi tre anni i risultati sono sicuramente buoni, due volte il 7° posto e una il 2° (con tanto di semifinale playoff), ma nella stagione 2020-2021 si ripete un teatrino già visto nel novembre 2019: il tecnico rassegna le dimissioni, salvo essere indotto a un ripensamento dopo una lettera aperta della squadra. Qualcosa però si è comunque rotto, e il 10 aprile di quell'anno arrivano le dimissioni, accettate dal club.
Nel dicembre del 2021, alla vigilia di Natale, è (ri)chiamato dal Palermo, dove chiude la stagione al terzo posto e dove vince i playoff contro il Padova, riportiamo i rosanero in Serie B; confermato per la stagione cadetta, a poche settimane dall'inizio del campionato e a soli quattro giorni dall'esordio in Coppa Italia, rassegna le dimissioni per divergenze di mercato con la nuova proprietà. Arriva quindi, un anno dopo, è il 20 settembre 2022, la chiamata del Perugia, allora quart'ultimo in Serie B: dopo sole tre giornate, con altrettante sconfitte maturate, rassegna le proprie dimissioni in conferenza stampa.
Poi la nota e recente parentesi Crotone, club con il quale lo scorso 20 febbraio aveva firmato un contratto sino al termine della stagione. Una sola vittoria su cinque gare giocate - come detto le altre sconfitte - e la decisione arrivata. E adesso?