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L'editoriale sulla C - Le virtù del silenzio. Inizia la rincorsa verso il 24

di Ivan Cardia
L'editoriale di Ivan Cardia per TuttoC.
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Silenzio stampa. È la decisione presa dal Bisceglie per (non) commentare la retrocessione maturata in campo contro la Lucchese dopo la retrocessione ai playout. Silenzio fino al 24 giugno, termine perentorio per le iscrizioni al prossimo campionato. Vedremo come il C-Day fissato dalla FIGC reggerà allo stress test della giustizia, sportiva e non, che immaginiamo sarà comunque chiamata in causa, ma quella del silenzio stampa è la strategia di chi sa, e qui parliamo solo di un caso perché è stato l’ultimo in ordine cronologico e anche il più eclatante per certi versi, che da quella giornata può passare molto anche del proprio futuro.

Le retrocessioni che ci sono state ma forse non ci saranno: è un altro bel titolo per descrivere questo finale di stagione, e in fin dei conti anche per ridare un minimo di fiducia a chi aspetta credibilità dal calcio. La possibilità di riammettere le società virtuose dal punto di vista economico, ne abbiamo già scritto, è forse la miglior decisione presa da anni in questa categoria. Corregge, magari tardi ma neanche troppo se il termine perentorio sarà davvero tale, delle storture che erano inevitabili dopo l’avvio caotico della stagione. Per esempio, mettere di fronte una società che con tante difficoltà aveva concluso il campionato con 3 punti di penalizzazione e una che ne aveva presi 25. Assurdo. Che poi le penalizzazioni, o meglio le irregolarità da cui derivano, sarebbero da evitare, e quindi scagli la prima pietra chi è senza peccato, è tutt’altro discorso. Che poi nella stagione in corso, sul campo, l'una squadra possa aver comunque meritato più dell'altra, ancora un altro discorso. Sta di fatto che la possibilità di ristabilire un ordine più equo delle cose, anche a giochi fatti, è una buona nuova di questo 2019.

Silenzio stampa è anche un buon consiglio per chi attacca dopo aver fallito il proprio risultato sul campo, come un metodo per chi senza fare chiasso lavora per iscriversi al proprio campionato. È la chiave di lettura non solo del caso Bisceglie, che poi dovremmo chiamare caso Lucchese perché in fin dei conti i pugliesi sono un episodio nella storia travagliata della stagione dei toscani. Ma di molte altre società: da qui al 24 giugno sarà un’inevitabile rincorsa a presentare tutto quel che serve per esserci anche l’anno prossimo. Ne mancherà qualcuna, di quelle che si sono salvate sul campo. In alcuni casi sarà un brutto punto su una bella storia positiva, in altri l’epilogo inevitabile di problemi trascinati negli anni, e che solo norme più stringenti porteranno infine a galla. In qualche situazione ci chiederemo come abbiamo fatto a non vedere, o forse avevamo visto e ancora ci chiediamo come sia possibile far finta di niente e andare comunque in campo. Ma c’è tempo, fino al 24 giugno. C’è ancora un ultimo bellissimo playoff da disputare.

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Domenica 28 Aprile 2024
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