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La Juve al Sud fa discutere, ma quanto sarebbero belli i gironi nazionali? A Ferrara si è inceppato il giochino Tacopina

di Ivan Cardia
per Tuttoc.com
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Alla fine, il sorteggio ha servito quello che sembrava il risultato più logico. Certo, non geograficamente: la Juventus Next Gen, seconda squadra del club più tifato da Trieste in giù, porterà i suoi talenti nel girone C. Una destinazione che ha fatto molto discutere i tifosi bianconeri, scettici sulle lunghissime tratte necessarie a seguire i giovani bianconeri. Una collocazione, per la cronaca, parecchio scomoda anche per le altre diciannove del raggruppamento: posto che una qualunque delle tre seconde squadre del Nord sarebbe stata ovviamente fuori posto, Torino è collegata in maniera decisamente peggiore al resto d’Italia rispetto a Milano-Bergamo.

Alle polemiche, che tanto non mancano mai, sostituisco una considerazione personalissima. Ma quanto sarebbero belli i gironi su base nazionale, con sorteggio integrale? L’ultima volta li abbiamo vissuti ormai diversi anni fa, poi la necessità di risparmiare ha spinto alla divisione attuale, inizialmente temporanea e infine cristallizzata. A livello sportivo, però, sarebbero un ulteriore modo di dire che la C è il campionato d’Italia e degli italiani, tanto più adesso che comunque una squadra del settentrione gioca nel meridione. Per carità: costano molto di più ai club, forse sono insostenibili. Ma sarebbero molto interessanti.

A Ferrara ribaltone in una settimana. Va via, per motivi personali, il ds Danzè e ne prende il posto Alex Casella, già tra i favoriti prima che la scelta ricadesse sull’ex Milan. Può capitare, ci mancherebbe altro. Però ci sembra un altro piccolo segnale di un meccanismo, fino a qualche tempo fa perfetto, che si è in qualche modo inceppato. È quello di Joe Tacopina, un nome una garanzia: il metodo dell’avvocato di New York, che nel nostro calcio è passato per Roma, Bologna, Venezia, è sempre stato molto trasparente. Può piacere o non piacere - a chi scrive tutto sommato si - ma è sempre stato patti chiari e amicizie lunghe: Tacopina arriva in situazioni complicate, mette a posto, lascia dopo aver risanato. Un giochino che alla fine fa felice lui, gli imprenditori con i quali ha collaborato e anche le tifoserie dei club interessati. In casa SPAL le cose, almeno per ora, stanno andando in maniera leggermente diversa. A fine campionato scorso è persino arrivata una penalizzazione, che nel metodo Tacopina sembra una bestemmia. Cosa non sta funzionando? Lo dirà il tempo, intanto la scelta di Casella è comunque di qualità.


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Martedì 2 Luglio 2024