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Sassuolo, Moldovan: "Il Rapid è nel mio cuore. Qui tutti i presupposti per fare bene"

di Simone Lorini
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Horatiu Moldovan, portiere acquistato dal Sassuolo con la formula del prestito con diritto di riscatto e proveniente dall'Atletico Madrid, ha parlato a SassuoloChannel. Ecco le sue parole trascritte per voi da SassuoloNews.net: "Ho iniziato a sette anni a giocare a calcio ma non come portiere all'inizio. Ho cominciato come esterno destro difensivo per 5 anni e poi a 12 anni durante un'amichevole contro una squadra della mia città il portiere della nostra squadra si è infortunato a 40 minuti dalla fine e il mister mi dice: 'vai in porta' e lì sono rimasto".

Il Rapid Bucarest?
"Il Rapid è nel mio cuore, è il club che mi ha cambiato la vita. Ho giocato lì per tre anni, è una bella squadra. Non so se avete visto qualche video su Youtube, i tifosi sono incredibili. Poi ho avuto bisogno di un cambiamento, ho fatto un passo enorme per me e sono andato ad affrontare un grande campionato in Spagna e ora sono in Italia ed è tutto diverso rispetto alla Romania".

Com'è stato andare all'Atletico?
"Sì, è stata dura affrontare i primi giorni a Madrid ma sono molto felice perché è un grande club a livello mondiale. Mi sono ritrovato in spogliatoio con Oblak, Griezmann, molti giocatori top. Nel calcio è normale che accadano queste cose, quando si presenta l'occasione bisogna coglierla. È stato difficile, le prime settimane soprattutto, a Bucarest ho la mia vita, conosco le persone, conosco la città, ma questo è il sacrificio che si fa per il calcio".

Che rapporto hai con la tua famiglia?
"I miei genitori leggono le notizie ce mi riguardano, parliamo tutti i giorni. La mia famiglia rappresenta tutto per me. Mio padre è la persona più speciale, parliamo 20-30 minuti al giorno".

Chi è il tuo idolo e chi è il portiere più forte adesso?
"Il mio idolo è Iker Casillas. Anche ora dopo cinque anni dal suo ritiro continuo a guardare i suoi video, penso sia completo. Secondo me ora è Oblak il miglior portiere che ci sia, mi sono allenato con lui per sei mesi: è incredibile come persona e come portiere".

Il club del tuo cuore è il Rapid?
"Il Rapid è nel mio cuore, è un grande club in Romania, mi piacciono i tifosi, la città, mi piace tutto. Nel Rapid in un anno la mia vita è cambiata e ho avuto la grande opportunità di andare all'Atletico. Se non avessi giocato lì probabilmente sarei rimasto a giocare in Romania per tutta la carriera".

Com'è nato il trasferimento all'Atletico?
"Sì, prima dell'offerta per l'Atletico, era inverno, e si stavano aprendo delle discussioni per il mio futuro. Dopo le qualificazioni con la Nazionale stavo giocando tutte le partite con ottimi risultati e poi è naturale, molti club iniziano a interessarsi a te. E l'Atletico...è incredibile! Mi contattano un venerdì sera alle 22 e il direttore sportivo mi dice 'Ciao, sono il ds dell'Atletico, domani hai la videocall con me e il presidente'. Ho pensato fosse uno scherzo! Poi il giorno dopo alla sera dovevo giocare, al mattino alle 10 ho avuto il meeting con il ds e il presidente che mi dicono ' questo è il contratto, va bene?'. Io dico di sì e firmo. Hanno pagato la clausola di rescissione al Rapid e il lunedì ho preso il volo. Come in un film, davvero!".

La Nazionale è tornata agli Europei...
"Sì, per la Romania è stato un inizio sorprendente. Siamo andati all'Europeo dopo 8 anni, un gran risultato per la Romania. Ora la Romania è una buona squadra, ha tanti giocatori giovani e in gamba. Ora giocherò nel Sassuolo e dopo vorrei tornare tra i titolari della Nazionale, questo è il mio obiettivo".

Come è stato il primo approccio a Sassuolo?
"Qui tutti sono molto gentili, ti sostengono, ma ora è importante fare risultati, in fin dei conti so bene che il Sassuolo ha militato per molto tempo in Serie A e ora dobbiamo tornarci, è normale. Ci sono giusti presupposti: la solidità del club, il team, i giocatori per farlo".

Come hai visto il Sassuolo in questo avvio di stagione?
"Penso che siamo stati sfortunati, perché nella prima partita abbiamo visto sfumare un'occasione con un rigore al 95', il Bari ha pareggiato al '93 ma penso che nelle prossime partite ci rifaremo".

Ti stai trovando bene?
"Sì, mi piace molto qui, mi piacciono le persone, il team, il mister. È un mister giovane mi piace che provi a giocare la palla e non concepisca solo le palle lunghe come gli allenatori di un tempo. Ora il calcio è cambiato molto. Il portiere è come un difensore centrale e deve saper giocare con i piedi".

Cosa ti ha detto mister Grosso?
"Mi ha dato il benvenuto mi ha detto che è qui per aiutarmi e che è felice di avermi e che passo dopo passo troverò il mio spazio nella squadra".

Qual è il tuo obiettivo quest'anno?
"Giocare più partite possibile e riuscire a piazzarci al primo posto per tornare in Serie A di nuovo".

Qual è il tuo sogno?
"Il mio sogno è giocare in uno dei dieci club più forti al mondo come l'Atletico o altre squadre. E ora invece è quello di giocare e non stare in panchina".

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